La Spezia - Da una parte “Luca”, la nuova e attesissima pellicola Pixar che uscirà nelle sale statunitensi a giugno 2021. Dall’altra “Rino”, il racconto per bambini firmato da un’autrice spezzina e pubblicato nel 2018 da ETS di Pisa. Il nesso tra i due, per chi non conoscesse l’uno o l’altro (più facile risulti ignoto il secondo che il primo, per ovvie ragioni), è questo: Luca e Rino sono entrambi protagonisti di un’avventura straordinaria vissuta alle Cinque Terre. E in più nascono dalla fantasia di due liguri: il primo è Enrico Casarosa, animatore, sceneggiatore e regista nato a Genova ma americano d’adozione, nominato, tra le altre cose, all'Academy Award per il premio al Miglior cortometraggio per “La luna”. Il secondo, o meglio, la seconda è una giornalista spezzina (semisconosciuta) che come il suo Rino non raggiungerà mai la fama né di Enrico né di Luca. Ma che con Enrico e con Luca condivide il fatto di aver dato vita a una storia ambientata nelle “fantastiche Cinque” che ha come protagonista un ragazzino che farà sognare altri ragazzini e ragazzine di mezzo mondo, nel caso di Luca, e di mezza provincia spezzina (a essere ottimisti) nel caso di Rino.
A chi continuasse a suonare forzato il parallelismo tra una grande produzione cinematografica e l’opera prima di una scribacchina di provincia, bè…non posso che dargli ragione. Ma in fondo poco importa se Rino avrà 50 fan e Luca 50 milioni. E se notizie di Luca si trovano ovunque, quelle su Rino le trovate qui, in questa breve sinossi del (mio) libro “Rino e il viaggio intorno a casa” ed. ETS, 2018: Sullo sfondo il paesaggio incantevole delle Cinque Terre e, appollaiato sulla prua della barca, il gabbiano Ernesto, imbattibile ladro di oggetti curiosi e di focaccia. Rino, il giovane protagonista, all’età di 11 anni è già un abile marinaio con il mito del nonno pescatore, fa collezione di foto dei turisti che affollano i caruggi di Manarola e detesta tutta quella gente che, proveniente dai paesi più lontani, invade il suo spazio vitale. È legato al suo microcosmo e di lì non schioda finché Ernesto lo cattura in un vortice magico. Rino è preso in un volo da capogiro che lo trascina in una straordinaria avventura: incontra la piccola Lu, si inebria al profumo dello zafferano e si perde tra paesaggi di grande fascino. Sperimenta il brivido della cremagliera impazzita, scende in fondo al mare dove chiacchiera con le acciughe, incontra il gigante di Monterosso e dialoga con l’ectoplasma del poeta Montale. La vera sfida per lo scontroso Rino sarà quella di ritrovare la strada di casa e, alla fine, riuscire a comprendere che la bellezza naturale che lo circonda è un dono prezioso da condividere con il mondo intero.
Nota a margine: mentre Luca vi apparirà dappertutto, Rino potete incontrarlo già qui (https://bit.ly/3aFqcvm) , qui (https://bit.ly/2NjYGuL) e qui (https://bit.ly/3qLJyEL) e nelle librerie spezzine.
Leggetelo, se vi va. Fosse solo come antipasto in attesa di gustare il cugino d’America.
Annamaria Giannetto Pini