LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Cultura e Spettacolo

Le fortificazioni ottocentesche sono il nostro patrimonio "turistico"

Alla Palmaria, in pochi fine settimana di apertura, già 2mila visitatori per la Fortezza Umberto I.

La partenza dalla Fortezza Umberto I

Le fortificazioni del golfo spezzino, ed in particolare della Palmaria, possono essere la chiave di volta per sviluppare, se pur con ritardo rispetto a ciò che è stato fatto in Europa, una nuova forma di turismo che unisce la passione storica e l’escursionismo, ma che è aperto ad ogni altra contaminazione.
Lo ha dimostrato l’esperimento fatto dall’associazione “Dalla parte dei Forti” la scorsa estate, in convenzione con l’amministrazione comunale di Porto Venere, per verificare la possibilità di creare un programma turistico e di fruibilità delle fortificazioni sull’isola Palmaria. In meno di tre mesi, garantendo solo aperture durante i fine settimana, senza organizzare particolari eventi, ma soltanto recependo un turismo passivo, l’associazione è riuscita a testare circa duemila presenze nella sola Torre corazzata Umberto I.

Se ne parlerà al convegno “Dalla parte dei Forti 2016 – Le fortificazioni del golfo, dal passato al futuro” che si terrà sabato 26 novembre, dalle 16, presso la sala ex refettorio degli Olivetani alle Grazie. L’obiettivo più importante dell’associazione, da cinque anni impegnata a sviluppare queste tematiche nello spezzino, era e resta quello di portare l’attenzione sul recupero e sulla valorizzazione delle molte fortificazioni che sono presenti sia in Palmaria che nel golfo.
Queste tematiche sono state oggetto di una serie di interventi e relazioni al convegno internazionale FortMed, dedicato alle fortificazioni sulle coste del Mediterraneo, che si è appena concluso al Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze. Il territorio di Porto Venere è stato uno dei protagonisti di una delle sessioni di studio dove sono intervenuti, in una sorta di delegazione “spezzina” di tecnici ed esperti: Ludovica Marinaro e Serena di Grazia sulla qualità paesaggistica e geomorfologica del sistema fortificato spezzino, Enrica Maggiani, Fabio Borghini e la collaborazione di Elena Montefiori con una “lettura” storica della fortezza di Santa Maria alle Grazie, ancora Ludovica Marinaro insieme a Saul Carassale, presidente dell’associazione “Dalla parte dei forti”, per illustrare un’interpretazione estesa dell’approccio alla valorizzazione dei beni sull’isola Palmaria. Di questa sorta di “spedizione”, ogni gruppo ha lavorato autonomamente, ha fatto anche parte il Comune di Porto Venere con lo stesso sindaco, Matteo Cozzani, e la responsabile dell’area urbanistica Giorgia Ottolini.

Il lavoro raccolto da questa esperienza molto positiva, lo si è visto dal fatto che i relatori che hanno portato un loro contributo dopo l’intervento dell’associazione “Dalla parte dei forti” hanno dovuto modificare la propria relazione per fare un becessario riferimento all’esperienza in Palmaria, sarà oggetto di un nuovo appuntamento, un convegno, che si terrà alle Grazie a fine mese ed avrà come tema proprio le fortificazioni.

Più informazioni