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Cultura e Spettacolo

La Resistenza di Mimma Rolla a Pitelli

Import 2018

Lunedì 14 maggio alle ore 17,00 a Pitelli, al Centro Anziani di Pitelli, piazza IV Novembre, si terrà la presentazione del libro “La mia Resistenza – Memorie e riflessioni di una partigiana” di Mimma Rolla, pubblicato dalle Edizioni Giacché e curato da Bianca Lena. Intervengono alla presentazione, aperta al pubblico, la curatrice e l’editore Irene Giacché , assieme a Elio Rolla, Giorgio Pagano, Tania Mazzi e Cesare Bonaldi, presidente dell’ANPi Pitelli. Legge dal libro Mara Biso.
Dal libro emerge nitida in tutta la sua verità la figura di Mimma Rolla, conosciuta e stimata dalla comunità spezzina e della Val di Magra. Un libro di memorie, un autoritratto genuino e senza retorica, ricco di sentimenti e di riflessioni profonde e originali. A partire dal filo che la lega alla famiglia: padre, madre, nonna materna segnano in modo indelebile la loro presenza originaria con l’impronta delle loro idee, tracciandole il cammino, che Mimma accetta: ed è un’adesione morale oltreché razionale, in lei già persona consapevole fin dai suoi primi anni.
Ma non c’è solo questo: il mondo di Mimma è radicato in Val di Magra, e da qui nasce il ricordo, inserito nel libro con alcune note, della piccola casa dell’infanzia e dell’adolescenza, a sua volta centro di attività e forti legami coi parenti e gli amici.
Nella realtà cupa e soffocante del fascismo, che la famiglia Rolla combatte con convinzione, la stessa Mimma, divenuta giovane partigiana sarà tra gli artefici di diverse azioni compiute con il Fronte della Gioventù e dei Gruppi di Difesa della Donna.
Incisi in queste pagine con maestria e grande affetto troviamo diversi ritratti, tra cui i “dialoghi” con compagni e figure storiche della Resistenza: Domenico Bruno Rolla, Teresa Bernabò, Paolino Ranieri, Elisa Chiappini, Laura De Fraia, Iosella Maggiani, Ione Nevia Ricco, coi quali l’autrice visse e lavorò strettamente sul piano politico. Di Luciano Ricco, poi, Mimma riporta le pagine di un vero e proprio diario che le fu affidato.
A distanza di anni dai drammatici fatti narrati, Mimma ha dunque “fissato su carta” una serie di interessanti scambi di idee e riflessioni per trarre fuori dal “vissuto” ogni possibile significato, offrendoci come in un racconto anche una carrellata di ricordi e di azioni suoi e di altri quasi a comporre una memoria collettiva.

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