La Spezia - Dopo il successo del primo incontro dedicato alla storia della mafia sul nostro territorio, Spazio 32 prosegue la programmazione sul tema della criminalità organizzata con il secondo appuntamento a cura di Libera la Spezia, mercoledì 26 aprile alle ore 18.00: “I beni mafiosi confiscati e sequestrati: come le organizzazioni criminali hanno investito alla Spezia”. Interverrà all’incontro Marco Antonelli, tutor e project manager del Master in “Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione” dell’Università di Pisa e referente di Libera La Spezia, il coordinamento delle associazioni impegnate nella lotta alle mafie e nella promozione della cultura della legalità. Dialogherà con lui Elena Zamperini, responsabile della segreteria di Libera La Spezia e membro del presidio “Dario Capolicchio”, attivo a Sarzana dal 2009.
“Non esiste più il mafioso con la coppola e la lupara, adesso i mafiosi hanno giacca e cravatta, e investono in borsa”, si sente spesso affermare. Ma è davvero così? Per provare a rispondere a questa domanda saranno analizzate le storie di alcuni beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata nella provincia della Spezia. Si tratta di beni mobili e immobili che, secondo gli inquirenti, sono stati accumulati illecitamente da alcuni soggetti – talvolta piccoli imprenditori, talvolta grandi affaristi – ritenuti in grado di danneggiare il tessuto sociale ed economico del territorio. Attraverso la ricostruzione di queste storie, proveremo a capire dove le organizzazioni criminali hanno investito, in quali settori e quali sono state le modalità con cui hanno impiegato capitali di provenienza illecita.
Faranno da cornice agli incontri le fotografie della mostra “Immediate Surroundings. I territori di residenza delle mafie in Italia”, dei fotografi Tommaso Bonaventura e Alessandro Imbriaco – insigniti entrambi del World Press Photo Award – e del giornalista Fabio Severo: una documentazione fotografica dei luoghi di residenza di membri di organizzazioni mafiose passate e presenti che attraverso 40 fotografie racconta una geografia eterogenea e diffusa, incrocia il passato e il presente delle gerarchie mafiose, mette di fronte a una colonizzazione non più limitata a alcune regioni, ormai distribuita su gran parte del Paese. La mostra resterà aperta fino al 2 maggio. Per informazioni: tel. 0187 772339 - spazio32@fondazionecarispezia.it - Facebook, Twitter, Instagram (@spazio32).