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Erede di miles davis

E’ morto il leggendario Roy Hargrove, alla Spezia nel 2003

Il grandissimo trombettista è morto l'altro giorno a New York ma gli amanti del jazz ricordano la sua performance di Piazza Mentana.

Roy Hargrove

Era considerato uno uno dei leoni del nuovo bebop ma la sua vita è stata decisamente troppo breve. E’ morto all’ospedale di New York venerdì Roy Hargrove, a soli 49 anni per arresto cardiaco. Nato in Texas, Hargrove si era imposto giovanissimo come uno dei migliori trombettisti jazz dell’ultimo decennio e la critica lo considerava un ideale erede di giganti dello strumento come Fats Navarro, Dizzie Gillespie e Clifford Brown. Scoperto da Wynton Marsalis alla scuola di Dallas, sbocciò in pochissimo tempo “regalandosi” una sterminata serie di prestigiose collaborazioni: da Bobby Watson a Jackie McLean, passando per Frank Morgan, Steve Coleman, Johnny Griffin, Jimmy Smith, Oscar Peterson, perfino Sonny Rollins. A 20 anni pubblicò il primo di una lunga serie di dischi da leader e con due di questi ha vinto altrettanti Grammy: Habana, il suo tributo alla musica cubana (anche in questo erede di una importante tradizione di trombettisti bebop innamorati dei suoni caraibici), ed il live Directions in Music, insieme a Herbie Hancock e Michael Brecker.

La sua tromba aveva e, fortunatamente avrà per sempre, un suono di rara brillantezza e purezza. Di frequente è stato in Italia e per anni ha fatto parte del palinsesto di Umbria Jazz. Ma per chi ha memoria, fu anche grande nome della 35esima edizione del International jazz Festival della Spezia nel luglio del 2003. Suonò, a soli 33 anni, per gli spezzini in Piazza Mentana con il trombettista Roy Hargrove per presentare il progetto “the Rh Factor: Hard Groove”, insieme ad altri dieci musicisti in un indimenticabile mix di jazz, fanky, hip hop e R&Blues.

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