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Domenica di carta, all’Archivio di Stato un focus su Domenico Chiodo

Il ricordo della figura del Generale che progettò l'Arsenale Militare Marittimo tema dell'appuntamento di domenica. Ecco come fare per esserci.

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Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ripropone anche quest’anno le campagne di comunicazione per gli eventi culturali, “Giornate Europee del Patrimonio” (26 settembre) e “Domenica di carta” (11 ottobre). L’Archivio di Stato della Spezia, aperto al pubblico su prenotazione domenica 11 dalle 9:15 alle 12:45 e dalle 14:15 alle 17:45, ha aderito alle iniziative, con la preziosa collaborazione del Museo Tecnico Navale della Marina Militare, che ha fornito importanti documenti storici. La prenotazione è obbligatoria permanendo lo stato di emergenza sanitaria. I visitatori si prenoteranno esclusivamente con richiesta all’indirizzo di posta elettronica: assp.eventi@beniculturali.it entro giovedì 8 ottobre, indicando la preferenza per il mattino o per il pomeriggio. In base alle richieste pervenute saranno costituiti gruppi di tre visitatori ogni 30 minuti (9:15, 9:45, 10:15, 10:45, 11:15, 11:45, 12:15; 14:15, 14:45,
15:15, 15:45, 16:15, 16:45, 17:15). Sarà cura dell’Istituto avvisare i visitatori, tramite mail, dell’orario assegnato. Per informazioni telefonare al numero 0187506360 o visitare il sito istituzionale (http://archiviodistatolaspezia.beniculturali.it/). Chiediamo ai visitatori di attenersi scrupolosamente al rispetto degli orari; chi arriva in ritardo non potrà recuperare. La prenotazione può comportare qualche disagio ma l’alternativa sarebbe stata l’annullamento dell’evento.

La “Domenica di carta” è una manifestazione degli Archivi dello Stato, estesa da anni a tutti gli istituti di cultura. È il secondo evento in presenza organizzato dall’Archivio di Stato ed è in naturale continuità con il primo evento in presenza, le “Giornate europee del patrimonio”; nel corso del corrente anno l’Archivio ha già partecipato a 12 eventi web a causa dell’emergenza epidemiologica. Nella “Domenica di carta” è proposto il ricordo della figura del Generale Domenico Chiodo nel 150° anniversario della morte attraverso una mostra di materiali archivistici e bibliografici posseduti dall’Istituto intitolata “In memoria del Generale Chiodo (1823-1870): la figura storica, il monumento la salute pubblica”. Rispetto alla mostra delle “Giornate europee del patrimonio” è valorizzata la figura storica di Chiodo con riferimento ad aspetti della carriera, della vita privata, del contesto locale. Una importante integrazione è costituita da materiale sul tema, individuato dalla Direzione Generale Archivi per quest’anno, riguardante la salute pubblica.

Su questo tema proponiamo dal Fondo Casimiro Bonfigli una relazione sulle “condizioni telluriche ed igieniche della pianura e della città di Spezia”(1884) del dott. Stefano Oldoini medico chirurgo municipale (riguarda gli aspetti socio-sanitari seguiti all’avvento dell’Arsenale); immagini sul lazzaretto di Valdellora; le “Istruzioni per la propagazione del
vaccino” nella raccolta delle “Leggi ed atti del governo del 1820 di S.M. il Re di Sardegna”; le “Istruzioni sui sintomi ordinarii del cholera morbus” e “Disegni e calcolo della spesa pe’ lazzeretti provvisorii” appartenenti alla raccolta di “Leggi e provvedimenti di Sanità per gli Stati di Terraferma di S. M. Il Re di Sardegna” del 1834.Sulla vita privata di Chiodo, fra gli altri, oltre allo stemma e alla storia della famiglia Chiodo di Genova, sono proposti alcuni documenti appartenenti alla Marina Militare: la richiesta di licenza matrimoniale e il suo accoglimento, la candidatura alle elezioni parlamentari (Chiodo non fu eletto), il ringraziamento del Comune per la collaborazione prestata per il Piano regolatore, la decorazione con l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, onorificenza attribuita da Casa Savoia.

Per la parte legata al monumento, sono posti in esposizione alcuni documenti riguardanti le manifestazioni celebrative dell’inaugurazione del monumento avvenuto il 10 luglio 1878. L’opera, realizzata dallo scultore genovese Santo Varni, ebbe grandi preparativi con l’impegno del sindaco dell’epoca Filippo Bruschi, che si adoperò per coinvolgere i sindaci dei Comuni del Golfo affinché partecipassero alla cerimonia con l’illuminazione del Golfo. La mostra propone, infine, anche il R.D. n. 4883 del 7 febbraio 1869 sottoscritto da Vittorio Emanuele II riguardante il personale del Genio “applicato ai lavori di costruzione all’Arsenale militare marittimo di Spezia” e la riproduzione anastatica del volume del 1871 Della vita e delle opere del Commendatore Domenico Chiodo Maggiore Generale del Genio di Talete Calderai.
Come è consuetudine di questo Archivio, i documenti sono presentati seguendo lo svolgimento storico della loro composizione.

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