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Il sogno è che diventi un museo

Cinquemila visite alle officine dei treni storici

Il commento del direttore di Fondazione Fs Cantamessa: "Il polo spezzino deve diventare un generatore di restauri anche per altre regioni".

Le officine e il parco di Fondazione Fs hanno tutte le carte in regola per diventare un museo capace di mobilitare 5mila persone a ogni apertura. La conferma è arrivata oggi con l’apertura straordinaria del parco in concomitanza con il 25 aprile e l’esposizione dei mezzi che partericperanno alla sfilata della “Colonna della libertà” il 28 e il 29 aprile. Se le cinquemila presenze in un giorno al parco sono dettate dalla straordinarietà dell’evento, l’idea che di un’apertura costante con la nascita di un polo museale è in cantiere già da qualche tempo.
“La speranza è proprio quella – ha dichiarato a CDS il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – perché quella proposta da Museo nazionale dei trasporti e Fondazione Fs è un’altra forma di turismo di cui la città ha bisogno per attrarre ricchezza e sviluppo. Servono investimenti e insieme alla Fondazione delle Ferrovie dello Stato faremo il possibile perchè ciò avvenga”.

Per Fondazione Fs nazionale il polo spezzino non solo è di grande attrattività ma rappresenta un punto centrale dove poter investire e creare lavoro. E’ di questo avviso il direttore Luigi Cantamessa.
“Noi vogliamo incontrare Regione Liguria – ha dichiarato ai taccuini di CDS – perchè alla Spezia si restaurano locomotive, noi vorremmo usare questo polo come generatore di restauri di locomotori per le altre regioni partendo proprio dalla Liguria. Vorremmo proporre delle rotte per quanto possibili cadenzate verso la Garfagnana, la Lunigiana, la Lucca-Aulla che attraversa un contesto meraviglioso. Più avanti al termine dei lavori aprirà la tratta Colle di tenda, la Ferrovia delle meraviglie. Lì sarebbe bello con le Regioni Liguira e Piemonte proporre dei servizi di treni storici su una panoramicità che ha pochi eguali”.

“Il ruolo del polo spezzino a livello nazionale è fondamentale – ha detto Cantamessa – . Non solo abbiamo portato un’attività manuale statica, anche la manutenzione centralizzata delle locomotive elettriche d’epoca. Si tratta di una storia tutta italiana che comincia negli anni ’20 con le prime elettrificazioni nel periodo del regime e che oggi vede manutenere locomotive che hanno più di 70 anni e che vengono utilizzate per viaggi turistici in tutta Italia. Qui alla Spezia sono state riqualificato locomotive elettriche che fanno servizio nella Valle dei templi di Agrigento a Porto Empedocle su una ferrovia patrimonio dell’Unesco. Il ruolo della Spezia è anhe di sbocco e di lavoro per coloro i quali sono appassionati di questa attività”.

“Mantenere poli come questo della Spezia – ha aggiunto Cantamessa – è una sfida non impossibile altrimenti oggi qui con tutte queste famiglie in un luogo che fino a cinque anni fa sembrava dovesse sparire. Siamo stupefatti dai numeri che si registrano. E’ un open day fatto con il volontariato, i ferrovieri e arrivano cinquemila persone. E’ il segno tangibile di quale sia l’interesse del treno, della storia di questo Paese e soprattutto per il futuro del treno storico.
Farlo non è semplice e la Fondazione fa parte del gruppo Ferrovie dello Stato, un gruppo solido che guarda al futuro”.

Suggestivo il percorso all’interno del parco con la locomotiva a vapore in funzione accompagnato dai figuranti e dai mezzi della Seconda guerra mondiale. E il secondo conflitto è il tema che ha accompagnato tutta la giornata assieme anche ad alcuni convegni di approfondimento.
I mezzi militari il 28 e il 29 aprile poi sfileranno per la città.

Il programma

Il 28 aprile la colonna formata da 150 mezzi storici, perfettamente restaurati, partirà da Pisa per arrivare in parata alle Spezia intorno alle 12, con una prima sosta presso l’OTO Melara, dove i mezzi faranno sosta per consentire agli equipaggi di consumare il pranzo. La colonna avrà al seguito 450 persone provenienti da tutto il mondo: Brasile, Canada, Germania, Regno Unito ecc.

I Carri armati che dal 24 aprile stazioneranno presso il Museo Ferroviario di Via Fontevivo si uniranno alla Colonna presso Oto Melara transitando per Via Fontevivo, fino alla rotonda che incrocia Via Buonviaggio, e da lì proseguiranno verso l’incrocio sotto la chiesa di San Giovanni Battista, per seguire il percorso Via Sarzana, Via delle Pianazze, Via Melara, Via Valdilocchi. Alle ore 15.30 i mezzi della Colonna della Libertà muoveranno da Via Valdilocchi per eseguire la parata all’interno del centro cittadino, attraversando Via San Bartolomeo fino all’incrocio con Via San Cipriano, attraversandolo in direzione di Via Veneto, proseguendo fino a Piazza Europa, dove tutti i mezzi si posizioneranno nell’ara di Via Veneto compresa fra la farmacia Argentieri e Piazza Bayreuth utilizzando anche l’area della stessa Piazza.

Alle ore 19.00 i mezzi della Colonna della Libertà muoveranno da Via Veneto nella direzione Via XX Settembre, Viale Italia, Viale Amendola, fino all’ingresso della Base Militare della Marina Militare di Porta Arsenale.

Domenica 29 aprile

-Alle ore 10.00 i mezzi della Colonna della Libertà muoveranno da Porta Arsenale, percorrendo Viale Amendola fino all’incrocio con Via Garibaldi, da lì proseguiranno per Via Garibaldi, Via Gramsci, per posizionarsi per l’esposizione statica in Via Chiodo, disponendosi su due file.

-Alle ore 16.00. i mezzi della Colonna della Libertà partiranno, per raggiungere il luogo di partenza (San Miniato), senza l’articolazione dell’ordine in colonna. I mezzi cingolati dovranno ritornare presso il sito del Museo Ferroviario, passando per Viale Amendola, Viale Italia, fino all’altezza dell’incrocio a lato del Palazzo Comunale, per proseguire su Via XXIV Maggio, fino all’incrocio con Via Giacomo D’Oria, proseguendo in direzione Via Veneto, Via Antoniana, Via Sandro Pertini, fino all’incrocio con Via Fontevivo, dove saranno caricati sui bilici con i quali sono stati trasportati fino alla Spezia.

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