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Cultura e Spettacolo

A spasso tra enoteche e vinerie, un brindisi per augurarsi buone feste

Il focus di “Liguria Wine Magazine”, ospitato da CittadellaSpezia.

Una vasta scelta di vini

Il piccolo centro pedonale spezzino è un crogiuolo di locali dove “fare serata”, spodestando, di fatto, altre cittadine limitrofe dal ruolo di “centro della movida del Levante”. E non è un’opinione di parte: basta trascorrere una serata qui per rendersi conto di quanta gioventù pulluli lungo le arterie centrali della città. Le vie dello “vasche”, dove sia di giorno che di sera ci si ritrova anche solo per esserci. E sotto le feste, con le strade illuminate a pioggia da luci azzurre e canzoni natalizie a ogni angolo, ancora di più. La redazione “Liguria Wine Magazine”, la rivista guidata dalla giornalista Anna Maria Giannetto Pini, si è fatta un giro tra enoteche e vinerie – ma non solo – che offrono vino ligure al bicchiere e che ben volentieri ospitiamo.

La Rosa Blu (Via Carpenino 7, Tel. 0187 719089) è un locale di quelli dove ti senti subito a casa, vuoi per la cordialità delle titolari, vuoi per l’ambiente avvolgente ricreato anche dalle bottiglie ben in vista. «Abbiamo sempre un vino rosso e uno ligure al bicchiere», ci racconta Susanna Barbieri, una delle tre socie della Rosa Blu, insieme alla sorella Valentina e a Sabrina Cardini. «In questo momento», continua «come etichette abbiamo ‘Fontananera’ di Santa Caterina, il ‘Pan’ di Ilenia Spagnoli e ‘Sarà Syrah’; di Giorgia Grande dell’Azienda Cornice.» A pochi passi, attraversato Corso Cavour, le bandierine svolazzanti sopra l’ingresso, contraddistinguono la Loggia dè Banchi, locale storico del centro spezzino (Via Renato Mazzolani 32, Tel. 0187 022323) che Nicola Del Vigo, insieme ad altri amici, spezzini doc ma cittadini del mondo, come lui, ha rilevato da qualche anno. Qui al momento, come liguri al bicchiere si possono
degustare il Vermentino dell’Azienda Agricola Il Torchio e il Ciliegiolo “Rosa di Maggio” di Arrigoni.

Tornati sul Corso, si svolta a sinistra, verso il molo, e dopo pochi passi si arriva all’Enoteca dei Bardi (Via Felice Cavallotti 19, Tel. 0187 302155), annunciata da una botte all’esterno. Ambiente intimo e soffuso, come enoteca vuole, e una buona scelta di liguri. «Al bicchiere teniamo vini a rotazione: Vermentino, Ormeasco, Cinque Terre” ci spiega Ilenia Salvatori, titolare dell’Enoteca. «Oggi abbiamo il Vermentino dell’Azienda Mare e Terra, e il “Vermentino Nero” di Terenzuola.» Di nuovo su Corso Cavour, risalendo verso Piazza del Mercato, si svolta all’altezza di Piazza
Beverini e ci si ritrova davanti ai Trei canti (Via Calatafimi, 1-3, Tel. 0187 1861127). Pochi tavoli, dentro e fuori, atmosfera familiare e nella carta dei vini ‘La Pietra Focolare’, 50 metri più in su, verso Via del Prione, si arriva al Distrò (via Marsala 8/10, Tel. 0187 701387). In questo wine bar dall’impronta vintage, c’è un po’ di (bella) musica e un po’ di vino. Le bottiglie dell’Azienda agricola Possa di Riomaggiore al momento è quello che offre la casa.
Bisogna invece uscire un po’ dal centro città per raggiungere La Cambusa (Viale San Bartolomeo 471, Tel. 0187 503083). Pierfrancesco Fago, titolare del locale, ci racconta che, anche qui, le aziende liguri presenti nel locale ruotano spesso, tra la Pietra del Focolare, l’Azienda Agricola Bruna, Forlini Cappellini. E non mancano mai Vermentino, Cinque Terre e i rossi del Savonese. E infine, restando sempre al di fuori del centro storico, nel quartiere Canaletto, una new entry nel panorama enogastronomico cittadino, che per formula e qualità sta facendo parlare di sé già da prima dell’apertura, avvenuta lo scorso settembre. Da Acqua, Farina e Sale i vini al bicchiere li cambiano di frequente. Al momento di ligure, l’offerta spazia dal Vermentino dell’Azienda agricola “Linero”, a quello dei fratelli Giannarelli, alla “La Merla” di Ivan Giulani (azienda Terenzuola), fino a “Bansigu”, un rosso IGP delle colline savonesi (Azienda Bruna).

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