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Cultura e Spettacolo

"Seven Japanese Rooms" chiude con 5mila visitatori

La mostra è stata inserita nelle celebrazioni ufficiali per il 150° anniversario delle relazioni tra Italia e Giappone.

Seven Japanese Rooms

Si è conclusa domenica 5 marzo la mostra “Seven Japanese Rooms. Fotografia contemporanea dal Giappone”, a cura di Filippo Maggia, che ha presentato negli spazi espositivi della Fondazione Carispezia le opere di sette tra gli artisti più rappresentativi del panorama giapponese, oggi più che mai eterogeneo per metodi espressivi, tematiche e media utilizzati.

Dai viaggi di Koji Onaka alla città natale di Toshiya Murakoshi, dai ciliegi in fiore di Risaku Suzuki ai transgender cinesi di Tomoko Kikuchi, dalle riproduzioni ingrandite di Chino Otsuka ai video onirici di Chikako Yamashiro, fino alla collaborazione tra Lieko Shiga e gli abitanti del piccolo centro marittimo di cui è stata fotografa per oltre quattro anni: diversi mezzi e sensibilità che hanno incuriosito e affascinato i numerosi visitatori della mostra. Sono state infatti oltre 5000 le presenze registrate dal 16 dicembre – data di inaugurazione dell’esposizione – al 5 marzo 2017: un pubblico intergenerazionale che ha incluso anche molti visitatori provenienti da fuori provincia.

La mostra è stata inserita nelle celebrazioni ufficiali per il 150° anniversario delle relazioni tra Italia e Giappone e ha visto la presenza all’inaugurazione, tra gli altri, dell’Ambasciatore Kasayoshi Umemoto e di Michiko Kasahara, chief curator del Tokyo Museum of Photography.

Con questa nuova esposizione Fondazione Carispezia prosegue il percorso dedicato alla fotografia contemporanea come strumento di conoscenza dei mutevoli aspetti della nostra società, avviato nel 2015 con la prima mostra personale in Italia del fotografo armeno-siriano Hrair Sarkissian e pensato per valorizzare questo particolare aspetto del linguaggio artistico odierno, anche quale strumento per la comprensione di alcune di quelle contraddizioni e complessità che caratterizzano oggi molteplici aspetti della società e della cultura contemporanee.

Le iniziative della Fondazione in questo campo proseguiranno ad aprile con una nuova esposizione dedicata a Walter Bonatti – il grande alpinista, esploratore e giornalista conosciuto come “il re delle Alpi” –, organizzata in collaborazione con il Comune di Portovenere.

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