La Spezia - Anche alla Spezia la campagna “Riapriamo i Teatri e i Musei La Cultura non contagia” a cui ha dato eco Paolo Asti, ex assessore alla Cultura del Comune della Spezia e dirigente nazionale con delega a Cultura e Innovazione di Fratelli d’Italia.
Il contagio della cultura non uccide. Con questo slogan, CulturaIdentità - associazione fondata nel 2018 da Edoardo Sylos Labini, che edita l'omonimo mensile in edicola, con migliaia di iscritti divisi in coordinamenti territoriali in tutta Italia - si è battuta ottenendo la riapertura dei musei, con centinaia di militanti che simbolicamente hanno avanzato la protesta davanti a decine e decine di musei di tutta Italia. “Oggi, con quelle stesse parole e con il medesimo spirito – racconta Paolo Asti membro dell’esecutivo nazionale di CulturaIdentità - chiediamo al Governo la riapertura immediata di teatri e cinema italiani, almeno nelle zone gialle, come già fatto per i musei, in sostegno alle migliaia di attori, registi, sceneggiatori, tecnici, degli operatori del settore.”
Con una fotografia davanti al Teatro Civico, che ospitò la seconda edizione del Festival Nazionale del Movimento, dal titolo Turismo è Futurismo, in cui regge un cartello con la scritta "Riaprite i teatri e i cinema", Paolo Asti ha spiegato che, così come in molte trasmissioni in studio è presente il pubblico: “In molti programmi tv il pubblico in studio è presente, anche nei teatri e nei cinema è possibile, con le opportune condizioni di distanziamento sociale, riprendere gli spettacoli in presenza di pubblico. Lo spettacolo dal vivo non può essere condannato alla piattaforma digitale. Riaprite i cinema e i teatri, ultimi baluardi di una comunità che vogliono trasformare in virtuale diventa ora una scelta prioritaria”, conclude Asti riprendendo le parole del presidente di CulturaIdentità, Edoardo Sylos Labini.
Il mondo dei lavoratori del settore Cultura e la tante imprese oramai sul lastrico sono stufe di essere considerate l’ultima ruota del carro. Senza la Cultura un Paese muore e questo non può succedere all’Italia, patria mondiale di Arte e Bellezza.”