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Più alto il valore nazionale

Un criminale beccato ogni cinque reati e mezzo

Questo il dato spezzino registrato dall'Istituto nazionale di statistica.

Questura della Spezia

Quale è il rapporto tra i delitti perpetrati e quelli di cui si arriva effettivamente a scoprire l’autore? Se l’è chiesto Istat, l’Istituto nazionale di statistica, indagando il periodo che va dal 2013 al 2017, anno a cui fanno riferimento i dati più recenti. A livello nazionale nel 2017 la percentuale di delitti di cui si è scoperto l’autore in rapporto a quella dei reati registrati a livello generale è del 19.4 per cento. In altre parole: un colpevole pizzicato ogni cinque delitti compiuti. Un valore più alto, seppur di poco, rispetto agli anni precedenti esaminati da Istat (che è indietreggiata fino al 2013). A livello di macroregioni, le isole risultano essere i luoghi dove il rapporto tra delitti attribuiti a un malfattore e delitti complessivi è più alto (25.4 per cento nel 2017), seguite da Sud (22.5), Nord Est (18.8), Centro (18.3) e Nord Ovest (16.7). Macroregione quest’ultima in cui rientrano La Spezia e provincia, che nel 2017 hanno fatto registrare un valore percentuale del 17.5 per cento per quanto concerne, ripetiamo, i delitti ricondotti a un autore e i delitti rilevati in totale, cioè poco meno di 4.300 nel 2017, in calo rispetto al quadriennio precedente (partito con i quasi 5mila del 2013).

Sebbene sotto la media nazionale, il valore spezzino risulta migliore di quello medio della macroregione nordoccidentale (Liguria, Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta). Rispetto al 2013 e al 2014 – anni in cui l’ormai ‘famosa’ percentuale era del 14.3 e del 16 per cento – i numeri sono migliori. Sempre di 17.5 per cento si è parlato nel 2015, invece si era arrivati a 18,7 per cento nel 2016. Il dato più recente quindi dice che nello Spezzino il rapporto tra reati commessi e reati collegati a un responsabile è all’incirca di uno a cinque e mezzo.

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