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Controlli amministrativi interforze

Task force nei locali, nel mirino lavoratori in nero e mancati distanziamenti

Dal centro alla periferia, nel weekend la Questura guida la 'squadra' preposta al controllo. Sanzione più grave da 3.600 euro, in un caso sequestrati 15 chili di carne e salsicce in pessimo stato di conservazione.

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Non c’è soltanto il controllo di una buona gestione della movida nelle attività dei fine settimana delle forze di polizia. Nel corso dell’ultimo week end una vera e propria task force ha infatti operato in città per verificare il rispetto della normativa imposta agli esercenti di locali pubblici a tutela della salute della clientela. Personale della divisione Polizia Amministrativa della Questura spezzina, unitamente a militari dell’Arma Carabinieri e della Guardia di Finanza, nonché operatori della Polizia Municipale, dell’Asl e dell’Ispettorato del Lavoro, ha effettuato una serie di controlli ad attività commerciali e pubblici esercizi nel Comune della Spezia. La “squadra” ha proceduto al controllo approfondito di cinque esercizi commerciali, oggetto di esposti e segnalazioni per problematiche di vario tipo pervenute nei giorni scorsi.

Nel corso della serata veniva sanzionato, per l’importo di 3.600 euro, il titolare di un esercizio di ortofrutta di Corsdo Nazionale, dove la Guardia di Finanza e la Polizia Municipale rilevavano l’impiego di due lavoratori “in nero”. In un bar di Piazza Beverini, la squadra amministrativa e personale dell’Ispettorato del Lavoro, sanzionavano la titolare per la somma di euro 400, con la sanzione accessoria della sospensione dell’attività per cinque giorni, in quanto sia all’interno del locale che nel dehor erano presenti una trentina di avventori che non indossavano le mascherine né rispettavano il distanziamento sociale previsto. Sempre all’interno dello stesso esercizio, veniva inoltre accertata la presenza di ben quattro lavoratori “in nero”: ciò comportava un’ulteriore sanzione complessiva di euro 7.200, con l’aggiunta di altri 2.000€ di sospensione dell’attività.

Stessa sorte ad un esercizio pubblico di Fossamastra: anche in questo caso il titolare veniva sanzionato per euro 400 perché all’interno del suo locale erano presenti una cinquantina di avventori che non rispettavano il distanziamento sociale ed erano privi dei previsti dpi, conseguentemente l’attività è stata sospesa per cinque giorni. Personale dell’Ispettorato del lavoro riscontrava la presenza di un lavoratore “in nero”, procedendo con la prevista sanzione di 1.800€ e l’aggiunta di altri 2.000€ di sospensione dell’attività. Sempre nel medesimo locale, personale Asl rinveniva 15 chilogrammi di carne e salsicce in pessimo stato di conservazione e pertanto provvedeva al sequestro della merce nonché all’ulteriore sanzione di 1.000 euro. Infine, il titolare veniva invitato a presentarsi presso gli uffici della Questura in quanto la strumentazione usata per la diffusione musicale risultava differente da quella prescritta nella relazione tecnica di impatto acustico, che aveva comportato tra l’altro alcune segnalazioni alla Centrale Operativa della Questura per ‘musica ad alto volume’, proveniente proprio dall’esercizio pubblico in questione.

In altri due esercizi, pur non venendo riscontrate irregolarità amministrative, personale Asl impartiva delle prescrizioni ai titolari, richiedendone la verifica nei giorni successivi. Nel corso del servizio complessivo venivano identificate complessivamente 66 persone, che si vanno ad aggiungere alle 97 controllate dal pattuglione interforze che ha operato
parallelamente nelle principali piazze cittadine e del cui esito si è riferito con comunicato stampa di ieri 24 agosto.

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