Il personale sanitario del Serd di Mestre stava attendendo il nulla osta dai colleghi spezzini, quando nella sala d’aspetto si è scatenato il finimondo. Un tossicodipendente di 33 anni e di origine tunisina ha iniziato a urlare e a fare il diavolo a quattro: prima si è spogliato, poi ha impugnato i cocci di vetro di una bottiglia rotta e se li è puntati alla gola minacciando di tagliarsela.
Erano quasi le 10 di martedì quando l’uomo si è recato al Serd di Via Calabria, nella Città metropolitana di Venezia, per ottenere la dose di metadone prevista dalla sua terapia. Ma essendo seguito dal Sert della Spezia, gli operatori veneti hanno dovuto contattare i colleghi liguri ed attendere l’ok. L’attesa, però, è sembrata troppo lunga al tunisino, che è andato fuori di senno.
La guardia giurata in servizio ha chiamato la sala operativa della questura di Venezia e poco dopo sul posto erano pronte una volante della polizia e un’ambulanza del 118. L’autore dello scompiglio è stato prima identificato, poi sedato e portato in ospedale sotto osservazione.
