La Spezia - Uno dei dirigenti della multinazionale cinese coinvolta nello scandalo appalti ha ammesso di aver pagato Massimo Buccheri il dirigente sospeso dall'Asl che attualmente si trova in carcere Villa Andreino. Come riporta l'agenzia Ansa l'imprenditore ascoltato a Milano al quale sono contestati i reati di turbativa e concussione, ha chiesto di essere sentito perché vuole collaborare: avrebbe ammesso la turbativa d'asta relativa a un bando regionale su ventilatori e altri presidi medici.
L'imprenditore avrebbe poi ammesso anche di aver pagato Massimo Buccheri, il dirigente della Asl della Spezia finito in carcere con le accuse di corruzione, concussione, turbativa d'asta, rivelazione del segreto d'ufficio e falso in atto pubblico. Il rappresentante di zona della multinazionale sentito a Genova, ha rigettato gli addebiti ma ha confermato di essere a conoscenza della turbativa.
Tornando a ieri, sempre secondo l'agenzia Ansa, il mediatore dell'azienda cinese ha risposto alle domande gel gip ma ha respinto le accuse. Quest'ultimo è finito in carcere a Genova e attualmente si trova a Marassi.
Il mediatore è stato sentito su rogatoria dal giudice Riccardo Ghio. L'uomo ha negato tutto e ha dato una sua spiegazione su i fatti che gli vengono contestati.
L'interrogatorio è stato trasmesso ai pm della Spezia che hanno coordinato le indagini della Guardia di finanza. Al dirigente Asl Massimo Buccheri sono contestati i reati di corruzione, concussione, turbativa d'asta, rivelazione del segreto d'ufficio e falso in atto pubblico, mentre ai rappresentanti della multinazionale i reati di corruzione e turbativa d'asta. Ai domiciliari imprenditori e professionisti 'amici' coinvolti a vario titolo tra i quali l'ex consigliere forzista Luigi Morgillo.