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Cronaca

Sale e mattonelle al posto di computer e Iphone. Truffatori in manette

A due giovani napoletani è stato convalidato l'arresto con obbligo di dimora nel loro Comune di residenza. In questi giorni alla Spezia hanno cercato anche di truffare un uomo ipovedente.

Hanno piazzato una borsa piena di mattoni guadagnando 1.600 euro in un negozio di telefonia. Hanno tentato di fare lo stesso anche con un altro signore ipovedente. Ma le loro scorribande sono finite con le manette ai polsi e un processo per direttissima. I loro arresti sono stati convalidati e avranno l’obbligo di dimora nel loro Comune di residenza. E’ andata così’ per due truffatori napoletani, di 46 e 31 anni, che da qualche giorno erano alla Spezia per piazzare qualche “sola”.
Il primo tentativo, avvenuto nella zona del Termo, e a cascare nella trappola è stato il gestore di un negozio di telefonia che si è ritrovato con i due sedicenti clienti che volevano semplicemente disfarsi di Iphone e MacBook pro nuovi di zecca, completi di borsa. La cifra da sborsare era l’esatta metà del valore commerciale solo del computer. Preso il denaro si è passati alla consegna ma con un abile gioco di polso al negoziante è stata consegnata la borsa piena di piastrelle e due chilogrammi di sale. La vittima ha chiamato i carabinieri ma è riuscita anche a fornire un elemento utile: i due si spostavano su una macchina celeste.

Incassato il gruzzoletto i due non si sono fermati, e hanno scelto un’altra attività commerciale, però i gestori non sono caduti nella trappola. Ed è qui che entra in gioco la seconda truffa che ha rischiato di andare in porto. La nuova e potenziale vittima aveva visto un affare nelle proposte di uno dei due venditori che si era addentrato nel secondo negozio. Allora si è avvicinata per concludere la trattativa. E’ così che si sono accordati per un appuntamento per il giorno successivo, ieri, e chiudere. Anche qui il prezzo per il sale e le mattonelle era di circa 1.500 euro.
Nel frattempo i carabinieri stavano conducendo da almeno 24 ore una caccia serrata. La seconda truffa, nella quale la vittima è un signore ipovedente, si stava per consumare in Via Veneto. Lui e gli altri due si sono visti, l’auto segnalata all’Arma era in zona.
I carabinieri sono piombati in Via Veneto stroncando l’ennesima malefatta. Al momento i colpi accertati nello Spezzino sarebbero tre ma le indagini proseguono serrate per verificare se i tentacoli dei due napoletani sono arrivati in altre zone della Liguria e delle regioni vicine. Ci sarebbero, per gli investigatori, elementi utili che potrebbero ricondurre i due uomini arrestati ad altri episodi. Un dettaglio sulle truffe nello Spezzino: i due truffatori per garantirsi la fuga all’apertura della “sola” avevano cucito le cerniere della borsa. A bordo dell’auto sulla quale viaggiavano sono state trovate sia ago e filo, per cucire le cerniere delle borse che contenevano i mattoni, e altre borsette di varie misure utili per piazzare altre fregature.
Tra i trucchetti adottati dai truffatori professionisti in generale, c’è anche quello di “ricevere” una telefonata mentre si sta per concludere un affare. Il truffatore esce, il complice gli allunga il pacco con i mattoni, rientrano e lo piazzano al cliente.

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