La Spezia - Tre nuovi cluster rilevati in Liguria: lo ha annunciato il presidente Toti nella consueta conferenza stampa delle sette di sera. Uno di questi riguarda lo Spezzino: si tratta di due pazienti ricoverati in Medicina interna al Sant'Andrea che sono risultati positivi. Di conseguenza sono stati trasferiti al San Bartolomeo di Sarzana, che è il Covid hospital spezzino, e tutto il personale medico sanitario è stato sottoposto a tampone, come riferito dal presidente. Gli esiti arriveranno in nottata. Gli altri due focolai riguardano la Asl2, precisamente l'Ospedale San Paolo e la residenza protetta Suarez di Calizzano.
"Anche questa settimana - ha affermato Filippo Ansaldi, responsabile Prevenzione Alisa
- si conferma l’andamento simile alle settimane precedenti, con una diminuzione dell’incidenza, pari a 1/3 in meno rispetto alla settimana precedente. Oggi è arrivato il report n.30 del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità: il dato sulla qualità è confortante, l’Rt medio della Liguria è a 0,68, notevolmente diminuito rispetto al picco di novembre. Osserviamo una situazione costante di accessi ospedalieri negli ultimi 15 giorni: questo è determinato dall’aumento dell’età media dei nuovi casi, registrato negli ultimi due mesi. Questo determina una maggiore necessità di ospedalizzazione e una maggiore difficoltà ad effettuare le dimissioni".
"La settimana che si va a concludere ha fatto registrare un progressivo calo nei Pronto soccorso liguri - così Angelo Gratarola, responsabile Dipartimento interaziendale regionale dell’Emergenza urgenza - dove il numero di passaggi è relativamente basso con un numero di pazienti Covid molto contenuto. Calano in modo netto e costante anche i pazienti in terapia intensiva, con un andamento più lento a causa della complessità dei casi. Mano a mano che vengono liberati i letti destinati ai pazienti Covid, tutti gli ospedali attuano un piano di riconversione, anche nelle terapie intensive, per poter gestire i malati non Covid. In particolare al San Martino è in atto un piano di recupero dell’attività chirurgica, soprattutto di tipo oncologico. Con un piano straordinario di abbattimento delle liste attesa cerchiamo di recuperare l’attività ordinaria che aveva necessariamente rallentato durante il picco pandemico di novembre".
Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino, ha infine osservato che "anche questa settimana abbiamo avuto più dimissioni che ricoveri: è occupato il 60% dei 60 posti letto complessivi del reparto. Continua anche la collaborazione con i medici di medicina generale attraverso il sistema Poliss: dall’inizio della collaborazione sono arrivati 18 pazienti con ingressi in ‘fast truck’ quindi direttamente in reparto senza transitare dal pronto soccorso. Ci sono anche diversi pazienti sotto osservazione al domicilio grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale con gli specialisti della Clinica di Malattie infettive".