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Il comune potrebbe costituirsi parte civile

Piazza Verdi, gli indagati si avvalgono della facoltà di non rispondere

Carcere Villa Andreino

Il Comune della Spezia potrebbe costituirsi parte civile dopo lo scandalo appalti su Piazza Verdi per il quale sono stati arrestati il funzionario e l’architetto Piero Tomà e Lino Salis che oggi davanti al Gip si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Lo riporta l’agenzia di stampa Ansa.

I nuovi interrogatori verranno fissati per i prossimi giorni davanti al Pm in modo che i legali possano studiare tutte le carte. Quelli di stamani si sono svolti nel carcere di Villa Andreino dove i due indagati si trovano da sabato quando è scattato il blitz dei carabinieri.
Secondo gli inquirenti, Tomà avrebbe manomesso le buste delle offerte relative ad alcune gare, con il preciso scopo di favorire la ditta di Salis dietro il pagamento di una tangente di 40mila euro. Dalle intercettazioni è emerso come gli scambi di denaro, per somme di circa 1000 euro per volta, sarebbero avvenuti in auto o sotto casa.
La Nec si è aggiudicata appalti complessivi per 3,2 milioni di euro: sono in corso approfondimenti per capire su quali tranche potrebbe essere stata eventualmente favorita.

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