La Spezia - Per quindici anni i portici di Piazza Brin erano stati la sua casa, i senza dimora che sono passati di lì la sua famiglia. Pochi giorni fa, a soli 38 anni, Alessandro Cantoni, da tutti conosciuto come "Pici" si è spento lasciando un vuoto enorme in tutti quelli che lo avevano conosciuto. La sua dolcezza e la sua simpatia non riempiranno più le serate dei commensali di Missione 2000 o della mensa dei frati di Gaggiola o le mattine in compagnia con i volontari delle Colazione con il sorriso. Le complicazioni dovute a una salute debole, causata dai disagi della vita di strada, lo hanno strappato agli amici e a chi gli voleva bene.
Ed erano in tanti, perché l'Umbertino, da sempre, è un quartiere popolare nel quale le espressioni di umanità vanno ben oltre agli episodi di microcriminalità e alla musica a tutto volume. Sono tanti e sono uniti e insieme hanno deciso di organizzare un funerale per salutare nel migliore dei modi Pici.
"I genitori di Alessandro con i quali sono riuscito a parlare - spiega Augusto Licausi, uno dei veterani di Missione 2000 - ci hanno autorizzato a celebrare il funerale sabato alle 12.30 nella Chiesa di Piazza Brin. Officerà don Francesco e saranno presenti anche i familiari, che verranno da Cremona, dove Alessandro mancava da tanti anni".
Intanto in Piazza Brin gli amici hanno approntato su una panchina una specie di altare con una candela e stanno raccogliendo le firme di chi gli era più vicino su un cartone, di quelli che i senza tetto utilizzano per ripararsi dal freddo.
Come cantava Fabrizio De André in "Smisurata preghiera, brano che sarà suonato da Renzo Cozzani nel corso della funzione, "per consegnare alla morte una goccia di splendore, di umanità, di verità".