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"covid ancora pericoloso"

Ordine dei medici, Barbagallo: "Mi vaccinerò, debellare virus è priorità"

Il presidente dell'ordine dei medici e odontoiati della Spezia spiega: "Situazione va controllata nel minor tempo possibile, sarebbe un bene per tutti, purtroppo questo virus è ancora poco conosciuto".

Salvatore Barbagallo, presidente Ordine dei medici e odontoiatri della Spezia

Un anno fa a quest’ora si pensava che il coronavirus fosse solo “un affare” cinese. Nel giro di un mese e mezzo anche in Italia venne dichiarato lo Stato di emergenza. Da quei mesi drammatici, segnati dai contagi inarrestabili e da più di 1milione e 720mila morti, è partita poi la corsa la vaccino che ad oggi è diventata una realtà.
Se permangono gli schieramenti opposti sia sull’efficacia che sulla distribuzione a livello di chiacchiericcio social, in diversi paesi europei è partita la campagna vaccinale. E i vaccini arriveranno anche alla Spezia. Ne abbiamo parlato con il dottor Salvatore Barbagallo presidente dell’Ordine dei medici, interpellato da Città della Spezia.
“Quando sarà il mio turno, mi vaccinerò, senza ombra di dubbio – ha detto -. Avendo superato i 60 anni rientro nella seconda fascia di somministrazione. La prima fascia sarà coperta dai vaccini Pfizer Bion Tech ed è riservata ai dipendenti del sistema sanitario nazionale, ai dipendenti e agli ospiti delle Rsa. La seconda fascia verrà vaccinata in primavera, nel periodo di marzo e aprile, e racchiude gli ultra sessantenni, gli infra sessantenni con patologie croniche importanti, insegnanti, personale scolastico e gruppi a rischio. A seguire il resto della popolazione”.
Questo dovrebbe avvenire con i vaccini di Astra Zeneca, ditta anglo svedese con laboratori anche in Italia, previa autorizzazione a livello europeo, verdetto che potrebbe arrivare per gennaio. “L’auspicio è che ciò avvenga in caso contrario potrebbero avvenire ritardi”.

Al momento i vaccini già validati risultano essere il ben noto Pfizer Bion Tech e Moderna, sviluppati in America. A questi si aggiungono anche Astra Zeneca e della ditta Sanofi, francese. Altri ancora sono in via di realizzazione. La fascia critica, per la gravità dell’infezione virale è soprattutto per gli ultra sessantenni. “C’è grande fiducia per il vaccino AstraZeneca in quanto risulta più maneggevole di altri, perché non necessità del congelamento come i vaccini americani, ed è anche quello che è stato ordinato in maggiore quantità”.
Parte un appello anche alla popolazione. “Questa malattia va debellata e il vaccino va fatto – ha aggiunto il dottor Barbagallo -. In questa fase è ancora facoltativa, ma se la popolazione aderisse in maniera massiccia otterremmo risultati importanti. Questa situazione va controllata nel minor tempo possibile, sarebbe un bene per tutti, purtroppo questo virus è ancora poco conosciuto dalla scienza e quindi oltre modo pericoloso”.

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