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Cronaca

Minacce alla ex: "Mi ammazzo e ti porto con me". Sequestrata una pistola

Uno spezzino di 51 anni perseguitava da tempo una donna di 47 residente a Firenze.

La pistola Beretta e le munizioni sequestrate

Era ossessionato da lei, e dopo un periodo di pausa aveva ricominciato a telefonarle, continuamente. Qualche giorno fa dalla sua bocca sono uscite minacce di morte, e la donna ha telefonata alla Polizia per chiedere aiuto. A confermare che dalle parole avrebbe potuto passare ai fatti è il risultato del sequestro messo a segna stamani in una abitazione di Via Gramsci.
Lui è uno spezzino di 51 anni, lei una fiorentina di 47, che vive nel capoluogo toscano.

La loro relazione era iniziata nel 2011, dopo che si erano conosciuti in riva al Golfo. Una storia breve, quella tra l’infermiera di Firenze e lo spezzino, che sembrava essere finita, come tante altre. Nel 2012, invece, un nuovo contatto da parte di lui, che chiedeva di riprovarci. Di fronte al diniego della donna c’era stata un’altra pausa di un anno, poi erano riprese le telefonate. Più di una volta aveva contattato anche i suoi familiari, nell’intento di controllarla in tutte le sue attività. Imposto un nuovo stop nel 2013, gli squilli sono ripresi nel giugno di quest’anno.
Lei non ne poteva più: lo aveva supplicato di smettere di cercarla, di importunarla. Per tutta risposta nei loro incontri lui ha iniziato a gridare: “Ti ammazzo, ti ammazzo. Poi mi ammazzo davanti a te e ce ne andiamo insieme”.

La richiesta di aiuto alla questura di Firenze è arrivata alla fine di agosto e per competenza gli accertamenti da svolgere sull’individuo segnalato come stalker è passata alla questura spezzina.
Il 51enne è risultato essere all’interno di un percorso di analisi psicologica, ma quel che è peggio era il fatto che fosse in possesso di una pistola: una Beretta calibro 65, corredata di tante confezioni di munizioni. Questa mattina la Squadra amministrativa (Pas) e la Squadra mobile hanno provveduto a confiscare l’arma e dalla questura è arrivato un ammonimento nei confronti dell’uomo, affinché smetta di importunare la donna.

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