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Cronaca

Il Postamat sospetto e una borsa piena di sorprese

Denunciato ieri sera un pistoiese: voleva pagare il conto al ristorante con una carta... sospetta. Le minacce ai poliziotti, una parrucca bionda e una serie di indumenti sui quali la squadra Mobile lavorerà.

Gli arnesi sequestrati

Serata movimentata nei paraggi della stazione ferroviaria dove ieri sera una volante della Polizia di Stato e’ intervenuta presso un ristorante poco prima delle 20. Tutto e’ partito da una telefonata nella quale il titolare dell’esercizio spiegava al centralino che un avventore del suo locale, identificato poi come un 48enne di Pistoia, al momento di pagare il conto dopo aver finito di mangiare, presentava una carta Postamat intestata ad una donna che, a prima vista, destava più di un sospetto.

Già piuttosto iracondo per le perplessità mostrategli dal ristoratore, l’avventore dava letteralmente in escandescenza una volta visti i poliziotti entrare dalla porta d’ingresso. Alla richiesta di esibire i documenti, sono perfino volate parole grosse verso di loro, sfociate poi in vere e proprie minacce di morte. Una discussione a voce alta, che il personaggio affrontava con una mano in una tasca dei pantaloni e l’altra nascosta sotto la giacca come a far credere di possedere un’arma o comunque qualcosa di “sorprendente”. Per evitare guai peggiori gli agenti decidono di immobilizzarlo e sdraiarlo a terra, per vedere cosa celava sotto il vestiario: si trattava nella fattispecie di una tronchese appuntita, immediatamente sequestrata. E non si può dire che viaggio di trasferimento in Questura per le operazioni di fotosegnalazione non sia stata una passeggiata: l’uomo durante il breve tragitto ha continuato a minacciare di morte i poliziotti e prima di entrare in auto si impossessava perfino di una pianta ornamentale sulla via pubblica fortunatamente sottrattagli prima che la lanciasse addosso a qualcosa o a qualcuno.

Nella borsa che aveva addosso, aperta dai poliziotti una volta arrivati in Questura, spuntavano una miriade di arnesi atti allo scasso e non solo: nell’inventario sono spuntati un grosso coltello da cucina, pinze, cacciaviti, una lastra di marmo, due carte postali non intestate a lui, una parrucca da donna dai capelli biondi, tre cappelli, un berretto della Guardia di Finanza di Pistoia, e una maglia da metronotte. Tutto materiale sul quale naturalmente la Polizia cercherà di fare luce, anche per capire se direttamente connesso ad attività illecite eseguite anche alla Spezia. Denunciato a piede libero per i reati di resistenza, possesso di oggetti atti ad offendere, insolvenza fraudolenta. Gli è stato inoltre notificato
Il foglio di via obbligatoria dal territorio della provincia spezzina e sua foto sarà sottoposta al vaglio della squadra mobile per eventuali indagini investigative connesse al copioso sequestro del materiale che portava nella borsa.

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