La Spezia - Piazza numero 92 su 107: questo il magro risultato dello Spezzino, per quanto concerne 'Giustizia e sicurezza', nell'ambito della graduatoria sulla qualità della vita nelle province italiane pubblicata in queste ore da Il Sole 24 Ore. Un esito, quello rilevato dal principale quotidiano economico italiano in materia di reati, processi e dintorni, frutto della media tra diverse sottoclassifiche (anzi: sotto-sottoclassifiche, visto che quella 'Giustizia e sicurezza' concorre alla compilazione della generale) ciascuna legata a un determinato indicatore. Precisamente, si tratta di graduatorie che indicano – eccezion fatta per il passaggio sulle cause civili e l'incidentalità stradale - il numero di denunce ogni 100mila abitanti per varie tipologie di fatti delittuosi. Chi sta più in alto chiaramente è chi registra meno reati, in basso si ritrova chi invece ne referta di più. Lo Spezzino è 71mo su 107 per quanto concerne i furti in generale (1.531 ogni 100mila abitanti); 62mo (288 ogni 100mila) per i furti in abitazione, costola della classifica precedente; e ancora, c'è il 95mo posto per quanto concerne i furti in esercizi commerciali (178 ogni 100mila spezzini); 22mo posto invece per le estorsioni, una decina ogni 100mila anime; situazione differenze per truffi e frodi informatiche: 378 denunce ogni 100mila abitanti, e classifica che dice 79ma piazza.
Si prosegue con i 16 incendi denunciati ogni 100mila abitanti (82mo posto), gli 1.8 omicidi da incidente stradale (53ma posizione), le 15.1 violenze sessuali denunciate ogni 100mila abitanti, dato che vede lo Spezzino al 106mo e penultimo posto della graduatoria (13.7 e 102mo posto nell'indagine 2019), con un valore migliore soltanto di quello di Bologna (17.6). Spezzino 72mo sia per quanto concerne riciclaggio (2.7 denunce) che gli incidenti stradali (6.2). Mezza classifica (51mo posto) per l'indice di litigiosità, cioè le cause civili iscritte ogni 100mila abitanti (869); e la durata media delle cause civili è di 865 giorni, numero che frutta alla provincia il 64mo posto nella classifica dedicata; sono infine 17 ogni mille abitanti le cause pendenti da più di tre anni (74mo posto).
Il confronto con la medesima rilevazione del Sole24Ore pubblicata nel 2019 dice che, in materia di 'Giustizia e sicurezza', la nostra provincia ha perso colpi, scendendo dalla posizione numero 80 al menzionato 92mo gradino.
Preme riportare la nota metodologica del Sole: “Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca […]. Di solito l’indagine della Qualità della vita, pubblicata alla fine dell’anno in corso, prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti. Quest’anno, però, le sole performance del 2019 sarebbero risultate superate da un’attualità dirompente: per valutare l’impatto della pandemia esplosa a febbraio è stato necessario utilizzare dati il più possibile aggiornati in tempo reale. Così, nell’indagine si contano ben 56 indicatori su 90 riferiti al 2020, aggiornati a metà anno, se non addirittura per alcuni a ottobre-novembre”.