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"ragazzi più responsabili e con tante domande"

Caso positivo al liceo Mazzini, tre classi fanno lezione a distanza

La dirigente Franscesca Del Santo: "Abbiamo applicato tutte le accortezze necessarie". A pochi giorni dalla campanella aggiunge: "Su trasporti e spazi di cui necessitiamo c'è molto da lavorare".

Il liceo Mazzini

Una persona positiva all’interno del Liceo Mazzini e tre classi seguiranno le lezioni con la didattica a distanza nel rispetto dei protocolli sanitari, sanificazione compresa, in attesa di eventuali evoluzioni. Questi i provvedimenti presi all’istituto che quest’anno conta 955 studenti.
La conferma di questa situazione è arrivata anche dalla dirigente scolastica Francesca Del Santo che precisa: “Una delle tre classi che ora seguono le lezioni a distanza aveva già programmato questo cambiamento come previsto negli orari adattati per la situazione sanitaria in corso”.
Protocolli da rispettare, cambiamenti ai quali adeguarsi. E il mondo della scuola è un osservatorio privilegiato per capire cosa sta accadendo e quali aspetti andrebbero potenziati. La campanella, nel territorio comunale della Spezia, per le superiori è suonata il 28 settembre.
“Rispetto ai primi giorni – aggiunge la dirigente – l’affluso è più regolamentato anche se negli orari di uscita, come è comprensibile che sia, metteremo più attenzione perché rimane un momento molto atteso e che potrebbe creare assembramenti. Guardando la situazione da una prospettiva più ampia c’è anche il tema dei trasporti. Per i ragazzi che arrivano da zone, che già scontano una viabilità più complessa, non abbiamo riscontrato modifiche tali da rendere agevole il rientro. Cercheremo, come scuola, di venire incontro alle esigenze degli studenti”.
“Per il nostro liceo – aggiunge Del Santo – mai come in questo momentoi si mette in evidenza un altro aspetto fondamentale: gli spazi. Abbiamo specificato più volte agli enti competenti che ne servono di nuovi. La scuola è una grande macchina complessa e la questione spazi è limitante”.

La situazione imposta dal Covid-19 ha inevitabilmente cambiato gli stili di vita di tutti e i più giovani stanno reagendo anche tra i banchi di scuola: “Si stanno mostrando più composti e consapevoli. Hanno anche tante domande: in principio erano più orientate riguardo alle tempistiche per come tenere le mascherine, poi, a quando si sarebbe tornati a fare ricreazione come in passato. A queste si sono affiancate domande più profonde atte a trovare nei loro insegnanti e nella scuola risposte che li rassicurassero”.
“I ragazzi nel complesso – sottolinea Del Santo – sono reattivi e hanno risposto bene anche sulla didattica a distanza a partire dai ragazzi di prima. Sono state superate le difficoltà iniziali di un sistema con il quale tutti ci siamo dovuti confrontare in pochissimo tempo. Certo non è mancata quale piccola dimenticanza, con qualche studente che ha dimenticato la password”.

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