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Cronaca

Canaletto, sospeso il trasferimento degli ultimi due concessionari

Il Consiglio di Stato ha emesso due ordinanze che stoppano la sentenza di febbraio del Tar ligure. Si attende la sentenza di merito, poi sarà il momento di cercare una soluzione.

Marina del Canaletto

Ennesima puntata del contenzioso legale tra i concessionari “storici” del Canaletto e l’Autorità portuale: il Consiglio di Stato ha emesso due ordinanze che sospendono il trasferimento della Asd Pesca sport La Palma e della Società Scafi di Mauro Cerretti nella costruenda Marina di Pagliari.
I giudici romani hanno sospeso la sentenza con la quale nel febbraio scorso il Tar ligure aveva respinto il ricorso dei concessionari contro i provvedimenti di sgombero prodotti da Via del Molo.
A oggi, dunque, entrambi i concessionari hanno il diritto di rimanere al loro posto, mentre possono proseguire i lavori di realizzazione della Marina di Pagliari.
Per capire cosa accadrà nel dettaglio per quel che riguarda la suddivisione degli spazi a terra e a mare della nuova struttura e per quello che concerne il previsto tombamento dell’attuale Marina del Canaletto, sarà necessario attendere la sentenza di merito del Consiglio di Stato, che, sperano negli uffici dell’Autorità di sistema portuale, potrebbe anche ribaltare completamente la sua decisione.

L’ago della bilancia nella decisione definitiva del Consiglio di Stato potrebbe essere quanta validità viene attribuita dai giudici d’appello all’accordo stipulato tra i concessionari e l’Autorità portuale nel 2007. Il Tar ligure aveva infatti considerato superato dagli eventi il documento, mentre, nel ricorso presentato al Consiglio di Stato, l’avvocato Daniele Granara ne sottolinea a più riprese la consistenza, ricordando tra le condizioni per il trasferimento quella dell’effettiva esistenza della nuova destinazione, dove trovare spazi con corrispondenza funzionale e qualitativa più elevata possibile.

Da lunedì gli uffici dell’Authority si metteranno al lavoro per trovare una soluzione condivisa per lo spostamento dei concessionari e per proseguire nell’attuazione del Piano regolatore portuale.

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