La Spezia - E' in corso in queste settimane una campagna finalizzata a verificare la presenza di amianto all’interno degli edifici e la regolarità delle comunicazioni alle asl sullo allo stato di conservazione dei materiali. La stanno portando avanti i carabinieri forestali spezzini che, nel corso delle ispezioni, hanno elevato fino ad oggi sei sanzioni amministrative per un importo complessivo superiore ai 6.500 euro, comminate a soggetti proprietari di vecchi manufatti contenenti amianto che non avevavo fatto alcuna denuncia alla Asl. I proprietari delle strutture, in funzione dello stato di degrado del materiale, possono eliminare il pericolo provocato dalle emissioni di polveri bonificando i manufatti mediante incapsulamento (una specifica verniciatura), confinamento (incameramento all’interno di altro edificio) o rimozione tramite ditte autorizzate e specializzate.
Sono infatti le polveri di amianto ad essere dannose per la salute e quindi nelle comunicazione inoltrate alle Asl deve essere indicato se l’amianto è friabile, e quindi se la dispersione delle polveri puo’ verificarsi piu’ facilmente, oppure compatto. E' noto che l’Italia è stato il primo paese europeo a introdurre nel 1992 il bando completo dell’amianto in quanto tale materiale era inserito tra quelli canceriogeni: dal 1994 è stato inoltre stabilito che ogni regione approvasse un piano di decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’amianto. Pertanto ogni datore di lavoro o comunque ogni soggetto proprietario di edifici contenenti amianto (sotto forma di coperture in eternit, tubazioni, etc...) è tenuto a comunicare alla asl territorialmente competente la presenza di amianto ed aggiornare periodicamente la stessa asl sullo stato di conservazione dei manufatti.