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Cronaca

Amianto killer, maxi risarcimento alla famiglia di un vigile del fuoco

Il Tribunale di Genova assegna 600mila euro a una famiglia spezzina. La vittima aveva 72 anni. Brizzi: "Un precedente favorevole per chi è venuto a contatto con la fibra".

Vigili del fuoco impegnati a domare le fiamme

Per la prima volta il Ministero degli Interni è stato condannato a risarcire un vigile del fuoco morto nel 2010 per mesotelioma a causa della prolungata esposizione all’amianto. La vittima è un pompiere spezzino di 72 anni, la cui famiglia si è vista assegnare un risarcimento di 600mila euro su decisione del tribunale civile di Genova. Nel promuovere la causa, la parte civile aveva spiegato che “l’uomo era stato esposto all’amianto anche a causa di tute, guanti, teli ignifughi in amianto usurati, con evidente spolverio”.

“Accogliamo con favore la sentenza del tribunale civile di Genova che ha condannato il ministero dell’interno al maxi risarcimento di 600mila euro in favore degli eredi del vigile del fuoco spezzino deceduto nel 2010 per esposizione all’amianto. I nostri avvocati Piero Frisani e Elena Moretti del foro di Firenze hanno saputo portare a termine una difficile e lunga battaglia legale che costituisce ora un precedente favorevole anche per tutti gli altri familiari dei numerosi pompieri che nel corso del servizio sono venuti a contatto con la fibra killer”.
Ad affermarlo è Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, il sindacato autonomo che da anni sta portando avanti iniziative a tutela e protezione dei vigili del fuoco dal pericolo amianto.

“Putroppo il problema non è un problema superato – spiega Brizzi – ancora oggi l’amianto è diffusissimo nei materiali da costruzione, e noi vigili del fuoco ne veniamo a contatto inconsapevolmente durante gli incendi o i terremoti, eppure lo stato non ci riconosce come categoria esposta a questo pericolo, nonostante l’alta incidenza dei decessi certificata dai rapporti del registro nazionale mesoteliomi”.
“Ai familiari va la nostra vicinanza ed il nostro affetto, consapevoli che nessuna cifra potrà mai risarcire un parente deceduto. Dal canto nostro, come sindacato, proseguiremo in queste battaglie e siamo a disposizione per aiutare quanti hanno avuto la sfortuna di incappare in queste disgrazie” fanno sapere dal Conapo.
Il figlio del vigile del fuoco deceduto è a sua volta vigile del fuoco in servizio alla Spezia.

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