La Spezia - Anche il sindacato di Polizia penitenziaria Sappe è intervenuto ieri in merito all'episodio avvenuto nel carcere della Spezia dove un detenuto ha aggredito due agenti dopo il sequestro di una corda che teneva nella sua cella. “Il sequestro ha scatenato l’ira del detenuto – afferma Michele Lorenzo responsabile del SAPPe per la Liguria – il quale ha iniziato a protestare in maniera focosa reagendo con violenza nei confronti del personale di servizio aggredendoli con un suppellettile di legno. Anche in questo caso ci troviamo a segnalare un’altra aggressione alla Polizia Penitenziaria da parte di un detenuto con problemi psichiatrici il quale dovrà restare impunito proprio per la sua condizione di salute mentale. Sale quindi la protesta del SAPPe della Liguria in modo particolare per l’elevata presenza di detenuti psichiatri nel carcere spezzino dove vi è assenza di una programmazione di assegnazione dei detenuti psichiatrici.
Il carcere di Spezia – continua – gestisce circa 160 detenuti ed una buona parte di loro, oltre ai psichiatrici i quali necessitano di continua assistenza e particolare attenzione, presenta un’alta reattività, quindi pericolosi. Bisogna intervenire – è l’appello del SAPPE alle istituzioni ed ai parlamentari liguri – modificando il sistema di assegnazione di detenuti pericolosi evitando una loro pluripresenza nello stesso istituto, aumentare il livello di assistenza psichiatrica, aumentodell’organico della Polizia Penitenziaria; nei sei istituti liguri c’è una carenza di 105 unità, l’apertura del carcere di Savona e l’apertura della R.E.M.S. per la gestione dei detenuti psichiatrici”.