Avrebbe compiuto 70 anni il 3 marzo, Gabriella Lorenzini storica militante politica prima del Pci e poi del Partito democratico di San Venerio. Il lutto per la sua scomparsa è profondo e la notizia è rimbalzata velocemente sulla bocca di tutti e in molti hanno voluto dedicarle un ricordo sui social network.
Federico Barli storico militante del Pd spezzino la ricorda così: “Voglio ricordarti così compagna, piena di grinta e di valori. Comunista della migliore tradizione sempre pronta contro le ingiustizie. Voglio ricordarti insieme a quella generazione che non c’è più o si è allontanata e che purtroppo, solo in parte, e’ stata capace di passarci quel patrimonio di valori e di militanza. Per noi che abbiamo vissuto “un’altra stagione politica“ , la vostra presenza e’ stata e sarebbe ancora importante , la politica di lotta, passione, battaglie ma anche tanto buon senso e compromesso per interesse della comunità. Gabriella Lorenzini dal fare severo , ma in realtà donna spiritosa e giocosa era la moglie di Gino Cappi e la mamma di Vania , comunista tutta di un pezzo, critica nei confronti del Pd, ma ancorata ai valori dell’antifascismo. Discutevamo ormai solo su Facebook ma la trovavo sempre dalla stessa parte , lì dove si difendono i diritti universali di tutte e di tutti e anche se non frequentava più il partito sapevi che c’era e che su lei potevi contare , e anche se criticava, sapevi che alla fine provava ad interrogarsi se in ogni azione ci fosse del buono. A Vania e ai compagni di San Venerio un abbraccio forte, e so che a me si uniranno tutti i compagni e le compagne che con Gabriella hanno discusso, militato e condiviso percorsi. Frequentare Gabriella per me e’ stata una fortuna. Che la terra ti sia lieve”.
Ai commenti si aggiunge quello commosso del segretario provinciale del Partito democratico Federica Pecunia: “Una brutta notizia, davvero una brutta notizia. La vita non fa mai sconti nemmeno alle persone dotate di intelligenza e coraggio. Ti abbraccio Gabriella come ogni volta che ti ho incontrata, anche quando la vita ci ha fatte trovare dove nessuna delle due voleva essere e soprattutto quando venivi al campetto, una tradizione sempre conservata”.
