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205 detenuti per 116 agenti

"Non mancherà mai il nostro impegno ma siamo sempre troppo pochi"

Festa della Polizia pentienziaria ieri alla Spezia. Un momento per fare il bilancio delle attività del Corpo.

Maria Cristina Biggi, direttrice del carcere di Villa Andreino

Un impegno gravoso da svolgere e poco personale disponibile. Una battaglia dura da portare avanti ma la Polizia penitenziaria, con discrezione e dedizione, non si tira indietro. Un concetto questo ribadito ieri nel corso della festa del Corpo che si è tenuta nel palazzo della Provincia.
I numeri, presentati nel corso del 201esimo anniversario, parlano chiaro. Le persone detenute sono 205 con 116 persone in servizio. Centoventicinque detenuti sono di origine straniera, centodieci con problemi di tossicodipendenza. Nel corso dell’anno ne sono stati scarcerati 87 ed espulsi dal territorio nazionale 6.

“Non posso che essere orgogliosa del lavoro che svolgono i miei uomini – ha detto Maria Cristina Biggi la direttrice della casa circondariale di Villa Andreino – . E’ stato un anno difficile perché il nostro lavoro raccoglie le problematiche della collettività e le amplifica. Il compito della Polizia pentenziaria è stato svolto dagli agenti silenziosamente e in maniera certosina riuscendo comunque a fare fronte a tutte le criticità del sistema”.

Dall’inizio del 2018, 270 persone sono state tradotte in carcere. 908 invece sono stati i passaggi a rotazione. L’impegno della Polizia penitenziaria è anche fuori dal carcere: dalla scorta al Ministro della giustizia al presidio delle manifestazioni sportive legate allo Spezia calcio e alle giornate del Fai.

Maria Assunta Magliocca, comandante del reparto di Polizia penitenziaria alla Spezia, ha aggiunto: “Noi siamo tra le forze di polizia che operano in maniera silenziosa, in un mondo sommerso, ancora poco conosciuto dalla collettività. Non ci dimentichiamo mai della nostra particolarità. L’introduzione di nuovi agenti ci aiuta, ma non è abbastanza siamo sempre pochi. Servono sottoufficiali abbiamo molti ispettori e pochissimi sovrintendenti. Dovrebbero essere più del triplo del personale in pianta organica”.

Al termine della cerimonia sono stati premiati gli agenti che si sono distinti in servizio.

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