La Spezia - Anche gli studenti universitari scendono in piazza. Anche loro sono stremati dall'incertezza e sulla presenza, alternata con la distanza. Anche questa volta, come teatro di una protesta pacifica, è stata scelta Piazza Verdi. Ad accompagnarli anche i compagni che devono ancora uscire dalle superiori.
Un pugno di rappresentanti, dell'Unione degli studenti e di Spezia Dinamika, armati di cartelli, si sono seduti al centro della piazza per mettere in evidenza le proprie difficoltà.
"Molti di noi non sanno cosa succederà per l'inizio del nuovo semestre - spiega Alessia Mirella, di Spezia Dinamika e iscritta all'Unimore-. Non sappiamo ancora quale sarà la cadenza delle lezioni in presenza e quelle online. Ci stiamo chiedendo cosa ne sarà di noi e degli esami. Io sono iscritta alla laurea specialistica, sono in un altro ateneo rispetto a quello della triennale e con altri studenti abbiamo riscontrato alcune grosse difficoltà per gli esami online: il sistema, talvolta, segnala delle anomalie che vengono indirizzate al professore come se stessimo copiando se arriva una qualunque notifica dal computer. Per una banalità rischiamo che il nostro compito sia invalidato. Chiaramente è doveroso che i professori possano capire se effettivamente c'è un'anomalia".
La preoccupazione c'è anche tra le fila degli studenti che quest'anno dovranno affrontare la maturità: "Portiamo in piazza - ha detto Chiara Villa del coordinamento dell'Unione degli studenti - anche il tema dell'esame di Stato: non sappiamo ancora quali materie dovremo affrontare. A breve si insedierà il nuovo governo e ripartiremo da zero, è davvero molto complicato. Vogliamo essere ascoltati ed essere partecipi del nostro futuro. A scuola andiamo noi, i professori. Speriamo che si investa maggiormente anche sull'edilizia scolastica".