La Spezia - Un servizio di bike sharing integrato sia con quello della provincia della Spezia che con il resto d'Italia. Diventa realtà il progetto, studiato e affidato tramite bando alla Bicincittà Italia Srl, pensato dal Parco nazionale delle Cinque Terre. Il contratto con l'azienda che ha vinto è in fase di redazione e il passo successivo sarà la progettazione. Ma questa non è l'unica novità per il Parco nazionale delle Cinque Terre che è già al lavoro sul Piano del Parco e sul turismo che prima o poi, pandemia permettendo, potrebbe tornare a regime nel 2022.
Tutto è partito con una richiesta di finanziamento, di 240mila euro, poi ottenuto. Le manifestazioni di interesse erano state aperte a giugno di quest'anno (qui) e ha illustrare futuri passaggi e prospettive è il direttore del Parco Patrizio Scarpellini.
"Tra le prime richieste c'era anche la possibilità di far dialogare il nostro sistema anche con altri presenti in provincia e nel territorio - ha spiegato Scarpellini - e così è stato. L'integrazione sarà a livello nazionale, perché con la solita carta del gestore si potrà usufruire del servizio in tutte le città dove è attivo. Dopo la firma del contratto andranno individuate le postazioni che saranno reali, con le colonnine, e virtuali. L'azienda stipulerà degli accordi con affittacamere e agriturismi ai quali verranno date in consegna le biciclette. In questo modo, chi usufruisce del servizio può posteggiarla in sicurezza".
Dal progetto emergeranno il nome, il logo e un elemento che ricolleghi direttamente al Parco nazionale delle Cinque Terre. Arriveranno sul territorio sia delle biciclette con pedalata assistita ma anche delle Mountain bike che potrebbero essere noleggiate in loco.
"Stiamo compiendo un passo importante verso la mobilità sostenibile - aggiunge Scarpellini -. Ogni borgo delle Cinque Terre avrà la sua postazione di ricarica e potrà essere utilizzato anche da chi ha la bicicletta di proprietà. E' un servizio in più anche per le nostre strutture ricettive e garantisce una mobilità leggera".
Si tratta di un progetto che si unisce anche al finanziamento per la realizzazione della galleria che collegherà Levanto e Monterosso (qui).
"In questo modo si aprono nuove prospettive - prosegue -. Si aprirebbe una mobilità significativa e sostenibile che contribuirebbe ad alleggerire la pressione sui sentieri alti".
Inevitabile, dunque, un passaggio su quello che sarà il turismo del futuro che passa anche dal Piano del Parco. "Abbiamo la certezza che il 2021 sarà un anno di transizione - conclude il direttore -. Se ci attrezzeremo con queste opportunità date dai progetti di mobilità, rete sentieristica potremmo diventare attrattori di un turismo diverso. Le strategie del Piano del Parco sono state riviste alla luce della pandemia che indubbiamente ha fatto riflettere sulla qualità dei servizi, delle strutture, dei prodotti e dei sistemi territoriali".
(foto: repertorio)