L’analisi dei dati relativi al numero dei tossicodipendenti in trattamento presso le strutture socioriabilitative operata dal Ministero dell’Interno ha registrato, al 31 dicembre 2015, un decremento di circa 1.7 punti percentuali rispetto all’anno precedente; risultano infatti 15.372 utenti contro i 15.121 registrati al 31 dicembre 2014. Le strutture censite nell’anno 2015 sono state 807 su 915 (88% circa). Le regioni nelle quali si è rilevato il più alto numero di utenti sono state: la Lombardia (3.047), l’Emilia Romagna (2.476), il Lazio (1.955), il Veneto (1.207) e la Toscana (1.035). Le città con il maggior numero di tossicodipendenti in trattamento sono state: Roma (1.853) e Rimini (1.385). nel cui territorio sorge la comunità di San Patrignano. La maggior parte dei presìdi è situata nel nord d’Italia. Secondo la tipologia di struttura la più alta percentuale di utenti è stata registrata in quelle residenziali (67% circa), fatta eccezione per il Lazio dove il 65% circa degli utenti dell’intera regione si è rivolto alle strutture ambulatoriali. Il rapporto utenti maschi/femmine anche nell’anno 2015 evidenzia una preponderante presenza maschile, pari all’83% circa.
Degli oltre 15.300 tossicodipendenti in trattamento al 31 dicembre 2015, sono 305 quelli che fanno riferimento alle oltre trenta strutture liguri (per più di un terzo residenziali). A “guidare” sono Genova e La Spezia, rispettivamente con 113 e 92 tossicodipendenti (80 dei quali ospitati nelle quattro strutture residenziali del territorio), mentre i numeri sono più bassi a Savona (65), nonostante abbia circa 50mila abitanti più dello Spezzino, e Imperia (35). Sono 84, inoltre, i tossicodipendenti in trattamento, al 31 dicembre 2015, nelle quattro strutture della limitrofa provincia di Massa e Carrara. Si conferma a livello ligure la preponderanza maschile: 248 uomini, 57 donne (71 e 21 alla Spezia). Nel 2014 i tossicodipendenti presi in carico in Liguria erano 265; alla fine del 2015 si è quindi registrato un incremento di 40 utenti, pari al 15 per cento. Il quadro regionale, comunque, è sostanzialmente in linea con il 2011 (308) e presenta numeri inferiori a 2012 (355) e 2013 (324).
