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Incognite

Scuola e Covid-19, Palazzo civico vuole accelerare su interventi edilizia leggera

L'idea per le palestre dei plessi: sì alle società sportive, ma una sola per giornata, con sanificazione a carico prima e dopo.

Giulia Giorgi e Pierluigi Peracchini

Perplessità sugli organici come su eventuali riduzioni dell’orario della didattica. L’auspicio in ulteriori e più precise linee guida da parte del ministero dell’istruzione. Malumore per l’inizio delle scuole fissato al 14 settembre. Piena disponibilità a un confronto aperto e intenso in modo di arrivare per quanto possibile preparati al suono della campanella. Questo in estrema sintesi quanto emerso oggi pomeriggio nel corso della seduta della IV Commissione consiliare, che ha accolto i responsabili sindacali locali della scuola e della Funzione pubblica di Cgil, Cisl, Uil e Cobas, nonché il dirigente scolastico del Pacinotti, Giuseppe Bosco, in rappresentanza dell’Associazione nazionale presidi. Due ore di confronto nel corso delle quali le sigle sindacali hanno chiesto garanzie e rispetto per alunni, personale docente e non docente, lavoratori delle cooperative (operanti ad esempio nella refezione e nell’assistenza ai disabili). L’assessore Giorgi ha comunicato che dal punto di vista dell’organizzazione degli spazi scolastici a prova di Covid-19 la situazione è buona: “Le soluzioni immaginate, anche in seguito al confronto con i dirigenti, sono fattibili e il Comune è pronto ad affrontare interventi di edilizia leggera. In quest’ottica ci siamo rivolti ad Anci in modo che si attivi con il governo perché i finanziamenti PON possano essere impiegati per affidamenti diretti, in modo da intervenire subito, altrimenti il rischio è andare a novembre”.
Certo, pur ampliando gli spazi resta l’incognita – manifestata da tutti: assessore, consiglieri, sindacalisti, preside – sul personale, sugli eventuali stanziamenti statali per implementazioni d’organico. Nel senso: avere il doppio degli spazi serve a poco se gli insegnanti restano gli stessi. Potrebbe lenire questo aspetto la riduzione degli orari “ad oggi non concessa dal ministero per le scuole statali – ha osservato l’assessore -. Sulle scuole comunali (d’infanzia, ndr) siamo più liberi, ma è anche vero che ridurre l’orario significa andare contro gli interessi delle famiglie”. Decurtazione che tuttavia, come emerso anche oggi, non riscuote unanime gradimento. Il 31 luglio il tavolo tecnico tra amministrazione, sindacati, dirigenti scolastici si aggiornerà sulla scorta del sopralluogo su spazi e strutture, concluso oggi, e lavorerà per provare a fare le proverbiali nozze coi fichi secchi, nella speranza che dalla capitale arrivi qualche ulteriore pietanza.

L’assessore Giorgi ha inoltre illustrato l’orientamento gestionale per quanto concerne quelle palestre che in orario scolastico vengono utilizzare dagli alunni (per educazione motoria o per didattica d’altro tipo, vista la ‘fame’ di spazi in chiave anti contagio) e nel tempo restante dalle società sportive. “L’idea è continuare a concederle alle realtà sportive, ma solo a una singola associazione a giornata – ha spiegato l’esponente della giunta Peracchini –. Le operazioni di sanificazione saranno a carico del sodalizio sportivo, sia prima, sia dopo l’utilizzo dello spazio”. E quel lasso di tempo necessario per pulire e igienizzare – mezz’ora prima e mezz’ora dopo – “sarà economicamente a carico del Comune”, ha detto Giorgi. Le società pagano quindi per il tempo effettivamente dedicato allo sport. “Questa proposta ha incontrato il favore dei dirigenti, mi manca solo l’incontro con il dirigente dell’Isa5, che vedrò la prossima settimana”, ha concluso l’assessore.

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