L’ambiente è tipicamente occidentale, nei piatti si possono trovare polpo, ravioli o spaghetti ai frutti di mare mentre alle pareti spiccano foto delle Cinque Terre, ma il ristorante “La Spezia” è dall’altra parte del mondo, più precisamente a Quezon, città nell’area metropolitana di Manila, nel cuore delle Filippine.
Qui da ottobre Sean Yuquimpo e Aaron Shiu, due amici con la passione per la cucina ed in particolare per il cibo della nostra penisola, hanno deciso di aprire un locale dedicandolo alla città che per loro rappresenta una “porta di accesso” verso le Cinque Terre così come il ristornate può esserlo per la cucina italiana nella zona di Manila.
“Per noi – spiegano raggiunti da CdS – la vostra tradizione gastronomica è la migliore in Europa. Per questo abbiamo deciso di concettualizzare con il nome “La Spezia” il nostro modo di proporre piatti tipici italiani anche qui dove molti ristoranti provano ad aggiungere un tocco di italianità al proprio lavoro, spesso senza riuscirvi”. Un’idea che si è concretizzata dopo un percorso che li ha visti prima compagni al college e poi soci dopo diverse esperienze formative. Yuquimpo dopo aver fatto esperienza con l’importante gruppo alberghiero asiatico Shangri-La, si è laureato con un master in affari e finanza dell’ospitalità alla prestigiosa scuola internazionale di management Les Roches di Bluche in Svizzera. Shiu ha invece frequentato la scuola di Alain Ducasse in Francia e lavorato ad Hong Kong presso il ristorante “Spoon” dello stesso Ducasse e all’Atelier di Joel Robuchon. Inevitabile nelle loro esperienze in Europa è stato un passaggio alle Cinque Terre, meta imprescindibile anche per chi arriva dall’Estremo Oriente. “Abbiamo scoperto la bellezza dei vostri paesaggi – sottolineano – e l’architettura dei luoghi in perfetta armonia con la natura ed una cucina semplice ma molto molto fresca. Crediamo che questo abbia reso l’Italia un punto di riferimento per il cibo”.
Quali allora i piatti più significativi fra quelli assaggiati? “Per me sicuramente la pasta con le acciughe” ammette Aaron mentre Sean osserva: “Ogni regione ha ottimi piatti tipici che rappresentano i singoli luoghi, li ho apprezzati tutti”.
Gradimento che critici e clienti stanno riservando anche alle portate del loro “La Spezia” che in poco tempo si è già guadagnato un’ottima fama. “Non ci aspettavamo una reazione così positiva – affermano – ma speravamo che il nostro lavoro potesse essere gradito. Vogliamo fare il possibile per presentare la cucina italiana ai filippini nel modo migliore e non impropriamente come accade spesso, cerchiamo di farlo attraverso la cura dei dettagli in ogni piatto. Se torneremo in Italia? Sicuramente – concludono – per noi resta il miglior posto da visitare e da gustare”.
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