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Riorganizzazione Poste, Slc Cgil e Slp Cisl: “Un caos totale”

Venelli e Arese: "La disorganizzazione regna e abbiamo già chiesto un incontro".

Piazza Verdi soleggiata

Il Responsabile dell’Area logistica territoriale nord ovest di Poste Italiane, dottor Antonello Penner, ha dichiarato che il New Deal di Poste Italiane è partito solo da lunedì 24 settembre, ed è quindi prematuro addentrarsi in bilanci, ma le sensazioni generate tra il personale e la clientela sulla riorganizzazione del recapito della corrispondenza sono positive. Commentano Tiziana Venelli Scl Cgil e Luigi Arese della Slp Cisl: “Il primo feedback sulle dichiarazioni del Dottor Penner lo abbiamo subito avuto dalle numerose telefonate dei lavoratori della Spezia, che sin da martedì, il giorno dopo della partenza della riorganizzazione, hanno manifestato grande preoccupazione e disagio. Siamo stati questa mattina in azienda e abbiamo potuto verificare anche sul campo: c’è disorganizzazione totale, ci sono persone dei vari turni che devono aspettare il rientro del collega perché non ci sono tanti palmari quanti lavoratori; non ci sono macchine sufficienti per portare la posta, anche in questo caso si deve aspettare che rientri il collega del turno precedente per incominciare a caricare la macchina. Le macchine sono oberate di posta e pacchi (addirittura siamo arrivati a 140 pacchi); spesso metà della posta torna indietro dai turni di consegna, e gli operatori sono costretti a sperare che il giorno dopo ci siano pochi pacchi così da completare la consegna con successo. Il reparto grandi clienti che gestisce atti importanti di tutta la Pubblica Amministrazione svolge il 90% del lavoro, che andrebbe fatto al mattino, il giorno dopo, perché gli stessi atti sono consegnati dalle 14:30 in poi, non considerando che chi è all’interno di quel reparto alle ore 15:00 finisce il proprio turno. Altri disservizi gravi colpiscono i postini che lavorano la linea business. E non parliamo delle condizioni di sicurezza.”
Concludono Venelli e Arese: “Siamo consapevoli che il tutto è partito da una settimana ed è evidente che non si possono tirare le somme dopo 4 giorni, ma non si capisce allora come Poste Italiane possa aver già dichiarato che è tutto a posto quando il caos è evidente. Come sindacati abbiamo già inoltrato all’azienda una lettera per un incontro urgente.”

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