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Il problema dei trasporti

Rinvio prima campanella, Cgil e Cisl: “Troppo rischioso aprire il 14 settembre”

La preoccupazione monta, i sindacati incalzano: "Ripartenza delle scuole metterà in movimento migliaia di cittadini: studenti, genitori, i nonni degli allievi più piccoli che frequentano materne ed elementari".

Alunna

La riesplosione tutta provinciale dell’emergenza Covid ha preso il sopravvento su tutto il resto. D’altro canto o contagi sono aumentati a dismisura nell’ultima settimana, portando la realtà spezzina ad essere la provincia più colpita del Paese con tanto di ribalta sui media nazionali. E con gli occhi e il cervello a quel 14 settembre, data indicata per la ripartenza delle scuole, le famiglie spezzine vivono un comprensibile momento di grande difficoltà sulle scelte da fare per tutelare la salute dei loro figli ma anche quella delle famiglie stesse. Con il dibattito aperto e posizioni opposte, sono arrivati appelli da parte della politica a rinviare l’inizio delle lezioni. Oggi questa richiesta viene ribadita dalle segreterie Filt Cgil e Fit Cisl: “Riteniamo che in queste condizioni la cosa più saggia da fare sia attendere che l’impennata di contagi si riduca, prima di riaprire le scuole. La riapertura delle scuole metterà in movimento migliaia di cittadini: studenti, genitori, i nonni degli allievi più piccoli che frequentano materne ed elementari. Sarà massicciamente coinvolto il trasporto pubblico locale, oltre ai servizi scolastici per i ragazzi di medie e superiori e gli scuolabus per i più piccoli”.

C’è anche un problema legata alla sicurezza delle persone nel trasporto pubblico: “L’ultimo Dpcm in merito al tpl prevede la capienza dei mezzi sino all’80%, addirittura negli scuolabus si può arrivare 100% se la corsa non dura più di 15 minuti, misure previste per una situazione sanitaria in via di miglioramento, non certo di forte aumento di contagi ed ospedalizzazioni. Sul nostro territorio scontiamo inoltre carenza di mezzi e di personale già per una situazione normale, con l’emergenza pandemia i mezzi e le corse andrebbero invece potenziati. Come sempre, e soprattutto in questi mesi di emergenza sanitaria, la nostra organizzazione mette in primo piano la sicurezza e salute dei lavoratori e della cittadinanza. Rinviare l’inizio dell’anno scolastico è possibile e contribuirebbe a contenere l’ondata di contagi che ci coinvolge tutti”.

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