La Spezia - Migliora, anche in Liguria e alla Spezia, la situazione sanitaria dell’epidemia in corso. La luce che comincia ad intravvedersi in fondo al tunnel non consente però facili ottimismi soprattutto sul fronte sociale. La crisi in atto sarà lunga, tanto più in una provincia dove le condizioni economiche erano già difficili. Di questo sono ben consapevoli alla Caritas diocesana. C’è una parola, che compare nella pagina facebook della struttura diretta da don \Luca Palei, e che rende bene la situazione: trincea. E’ davvero una prima linea quella degli operatori e dei volontari della Caritas, uniti ai colleghi delle numerose altre realtà associative spezzine. L’immagine evangelica del samaritano, presente da anni nella realtà spezzina (dove opera la “Locanda del samaritano”), assume così una dimensione nuova, impensata ed impensabile nel ventunesimo secolo. La pagina facebook della Caritas, che tutti possono leggere, ne è diventata quasi senza volerlo una sorta di diario, che attraversa ormai un periodo di oltre due mesi. E’ dalla fine di febbraio, infatti, che i “post” della pagina segnalano un incremento quasi esponenziale delle preoccupazioni e, insieme, però anche della mobilitazione degli spezzini. Tra qualche anno questi “post” consentiranno, con la calma della storia, di ricostruire bene l’anno che viviamo. Ora non c’è tempo di farlo, le urgenze restano intatte e, sul piano sociale, è possibile che aumentino ancora, per le difficoltà economiche di un numero crescente di persone e di famiglie. Se “trincea” è parola che rende bene l’idea del combattimento in prima linea contro il male e contro le difficoltà, a fianco le pagine della Caritas ne offrono però un’altra, che fa onore a tutta la provincia: “mobilitazione”. E’ quasi incredibile, scorrendo quelle testimonianze, vedere quante idee, e quante azioni si sono sviluppate in questi due mesi per venire incontro a chi era ed è nel bisogno: famiglie, persone singole, migranti, senza tetto, strutture sanitarie. L’elenco è lungo, ma l’impegno è grande. C’è una terza parola, “sorriso”, che dà il senso di cosa è davvero un “samaritano” dei nostri tempi: dal sorriso di don Luca, che non manca mai nelle sue foto e che si intravede anche dietro la mascherina, al gruppo vincenziano delle “colazioni col sorriso”, a quello ancora di chi con generosità offre quanto a sua disposizione. Nella storia di Spezia queste pagine resteranno a lungo. Per i cristiani, poi, è un modo importante per raccontare cosa sia davvero il tempo di Pasqua.