LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Attualità

Nuova vita per i regali indesiderati, un trucco anche per fare del bene

Archiviato Natale rimane qualche dono che non è stato apprezzato, ci sono tanti modi per fare in maniera che diventi utile per qualcun'altro. Ecco come si fa.

Regalo

Il maglione regalato dalla zia proprio non vi piace? Oppure vi hanno regalato l’ennesima sciarpa uguale alle altre che difficilmente si abbina al vostro guardaroba? Non parliamo poi dei libri che non leggerete mai e di quelle decine di oggetti che avete dovuto scartare sotto l’albero ma non c’è verso di farveli piacere. Sono quei buffi e piccoli dilemmi che accompagnano i giorni successivi ai bagordi natalizi. Ma a tutto c’è rimedio e ci sono modalità per dare una seconda vita ai regali indesiderati che all’occorrenza servono anche per fare del bene.
Se volete aiutare il prossimo, alla Spezia e provincia sono attivi diversi progetti e realtà che si occupano di materiali usati e li mettono a disposizione degli altri anche tramite i mercatini delle onlus che si tengono nell’appuntamento mensile di Piazza Cavour. Tra i principali promotori di raccolta di oggetti e abiti usati c’è la Caritas con il progetto “Curiusando”.
Curiusando è una bottega in Via Chiodo, vicino alla Fondazione Carispezia, dove si possono portare vestiti anche nuovi che vengono messi in vendita ad un prezzo modico in maniera che chi non ha grandi disponibilità può scegliere un capo dignitoso. Nulla vieta di portare alla bottega il maglione che non vi piace oppure la famosa sciarpa di cui si parlava prima. Comunque anche per questo Natale gli spezzini si sono dati da fare in materia di solidarietà. La conferma arriva da don Luca Palei: “Ci stanno già chiamando in tanti. Ad esempio abbiamo già raccolto 400 coperte per l’emergenza freddo e in questi giorni siamo già andati a ritirare alcuni mobili e materiali per la casa da ridistrubuire nelle strutture. Per chi volesse portare i vestiti nella bottega Curiusando, noi ci accerteremo che gli abiti siano in buono stato e verranno messi nuovamente in vendita”.
Un’altra realtà che si occupa di dare una seconda vita agli oggetti è il Centro vita dell’ingegner Perioli. Storica realtà della solidarietà che con le sue botteghe di Via Gianturco e il mercatino delle onlus di Piazza Cavour mette in vendita oggetti e vestiti, in buono stato, il cui incasso viene devoluto in beneficenza e nei servizi del centro.
Chi gira anche nei negozi dell’usato per cercare qualche chicca, almeno una volta, ha sfogliato le pagine di libri mai letti, o di scatolette colorate ancora con il bigliettino natalizio attaccato sopra. Questo significa che c’è chi prova a guadagnare qualcosa “reinvestendo” un dono non conforme ai propri gusti. In questo caso a seconda di quanto tempo l’oggetto rimane in vendita il prezzo si abbassa sempre di più e di conseguenza il guadagno rimane minimo. Anche questa è un’alternativa, ma nulla vieta di vendere e poi fare altra beneficenza con l’incasso. Quello però è una scelta vostra.

Più informazioni