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Murati vivi: "Le nostre lotte contro le nocività arrivano in Senato"

Murati Vivi

Dopo un lungo percorso di confronto, siamo lieti della notizia che in Senato, grazie al lavoro della senatrice Paola Nugnes, verrà chiesto conto ai ministri della Difesa, dell’Interno e delle Infrastrutture e dei trasporti, delle istanze che i Murati vivi portano avanti da ormai 10 anni. Si tratta di un passaggio importante, che tiene conto non solo delle nostre rivendicazioni, sulle bonifiche da intraprendere, dall’amianto al campo in ferro passando per i rottami di navigli tumulati nei bacini in disuso, anche sugli spazi da acquisire che oggi sono occupati da strutture fatiscenti. pericolose ed inutili, ma soprattutto sul metodo che riteniamo le istituzioni debbano assumere.

Fondamentale è il passaggio in cui si chiede di rendere operativa la proposta unanime del Consiglio comunale di La Spezia di definire un protocollo di intesa tra Comune, Marina militare, ASL ed ARPAL per il monitoraggio degli interventi di bonifica da effettuare all’interno della base navale e nelle aree civili di prossimità. Un’istanza che avrebbe dovuto interpretare il sindaco Peracchini, visto l’impegno assunto dal Consiglio comunale a riguardo, sulla proposta dei Murati Vivi che, è bene rammentarlo fino allo sfinimento, fu votata all’unanimità dal parlamentino spezzino, maggioranza e minoranza. In tal senso, rinnoviamo la nostra disponibilità ad essere parte responsabile e critica di un percorso di confronto e di partecipazione, condizione necessaria affinché si intraprenda una nuova strada per la nostra città, e conseguentemente per la nostra borgata.

Tuttavia, è del tutto evidente, che affinchè la condizione sia anche sufficiente si debba necessariamente ristabilire un quadro di civiltà in relazione alla presenza di sostanze nocive all’interno dell’Arsenale,in primis riguardo le aree prospicienti Marola. Non possiamo che sottolineare la presa d’atto che per interrogare il governo su questi punti, è occorsa la sensibilità e la disponibilità di una senatrice partenopea, indice di quando la rappresentanza parlamentare spezzina abbia il polso delle priorità riguardo alle istanze del territorio, fatto salvo l’impegno dell’on. Orlando che ottenne gli stanziamenti delle bonifiche, senza tuttavia verificarne l’effettiva realizzazione.

Questo passaggio è un’ulteriore dimostrazione che le nostre rivendicazioni hanno la necessità di un confronto sereno, aperto, critico, senza il quale non può esserci una risoluzione soddisfacente. La nostra speranza è quella di trovare rappresentanti istituzionali che abbiamo la volontà del dialogo e che siano all’altezza di tale confronto.

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