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Maturità 2018, novanta giorni di passione

L'ultima volta con la vecchia modalità: dal 2019 addio terza prova. Chi vuole fare il commissario ha ancora dieci giorni per fare domanda al Miur.

Esami al Capellini-Sauro

Ancora tre mesi di fatiche prima dell’agognato esame di Stato che quest’anno prenderà il via mercoledì 20 giugno con la prima prova scritta di italiano. Fissata invece per giovedì 21 giugno la seconda prova che ogni istituto svolgerà sulla materia caratterizzante, ovvero specifica per il proprio indirizzo che il Miur ha annunciato il 31 gennaio (clicca qui per leggere l’articolo), mentre la terza prova si svolgerà il 25 giugno. Si tratta dell’ultima edizione del vecchio esame visto che la riforma è slittata al 2019 poichè è necessario un anno scolastico in più per adeguare il sistema. Tre scritti per l’ultima volta (saranno due dal 2019), la tesina e le commissioni strutturate come di consueto. Non è invece dato sapere quando inizieranno gli orali perchè come di consuto la decisione viene presa singolarmente dalle scuole. Il primo passo da fare per la maturità è inoltrare la domanda di partecipazione rispettando le scadenze previsto dal Miur. Inoltre, il requisito fondamentale è l’ammissione secondo tre criteri: la media dei voti, il voto in condotta, le assenze.

Come sarà formata la commissione che presiederà gli Esami di Stato 2018? Il Miur ha pubblicato da poco una circolare in cui si trovano tutte le indicazioni per la formazione della commissione. Il cruccio riguarda i membri della commissione esterna che sono professori sconosciuti agli studenti e che, teoricamente, potrebbero chiedere qualsiasi cosa durante la prova orale. Fino a fine maggio non si saprà nulla mentre iniziano gli scongiuri dei più. I docenti che vogliono presentare domanda come commissari esterni per gli esami di Stato hanno tempo fino al 4 aprile, presentando il modello ES-1 tramite Istanze on line; lo ha comunicato il Miur con la guida contenente tutte le informazioni su come fare. Il Ministero dell’Istruzione nella stessa circolare ha ricordato quali sono gli insegnanti obbligati a presentare la loro candidatura come commissari esterni della Maturità, ai quali ha dato anche le informazioni su come indicare le sedi preferite. Compilando la domanda il docente deve scegliere anche la sede di preferenza. Può selezionare fino a 14 preferenze di sede, che possono essere indifferentemente distretti scolastici, comuni o province. L’importante è che il docente rispetti l’obbligo di presentare la domanda nella provincia di servizio (se regolarmente impiegati) o in quella di residenza (se non in servizio o a riposo). Sempre nella fase di compilazione della domanda spetta al docente specificare se – nel caso di un’eventuale nomina d’ufficio – preferisca che venga data la precedenza al Comune di servizio o a quello di residenza.

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