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La rabbia dei pendolari: "Tempi di percorrenza, situazione drammatica"

Pioggia di critiche da Levante al nuovo orario ferroviario della Liguria: "Confidiamo in qualche modifica".

Pendolari

Il prossimo 11 dicembre entrerà in vigore il nuovo orario dei treni e il Comitato pendolari del Levante ligure, con il non dissimulato auspicio di veder applicato qualche correttivo last minute, commenta il nuovo assetto, rilevando luci e (soprattutto) ombre. “Dopo le problematiche scaturite dall’introduzione dell’orario cadenzato lo scorso dicembre – spiegano dal comitato -, tutti i pendolari hanno dovuto attendere questo nuovo cambio orario per vedere un minimo miglioramento”.

Secondo i pendolari levantini le note positive c’è sicuramente la possibilità di coincidenza immediata tra i Regionali veloci La Spezia – Genova e i Genova – Torino (e viceversa). “Un notevole passo avanti data l’attuale assenza di collegamenti diretti tra la Riviera di Levante e il capoluogo Piemontese”.

Altra nota positiva è la riduzione del tempo di attesa dei cambi a Sestri Levante, “anche se noi rimaniamo fortemente convinti che la totale assenza di convogli che servano entrambe le due parti della riviera di levante costituisca un grosso problema per gli spostamenti quotidiani”. Il comitato segnala poi la riduzione di 13 minuti di percorrenza su quasi tutti i Regionali veloci nella tratta Brignole – La Spezia. “Non possiamo non sottolineare che il recupero avviene tutto nella tratta tra Sestri Levante e La Spezia perché nel tratto tra Genova Brignole e Sestri Levante i Regionali veloci continueranno a viaggiare in coda ai treni metropolitani fino a Nervi e ai regionali fino a Sestri Levante”.

Nota dolente i Regionali Savona – Sestri Levante che “al momento hanno una frequenza ogni mezz’ora. Dal prossimo cambio orario un treno all’ora, grazie al taglio di quattro fermate, impiegherà dai 2 ai 7 minuti in meno, ma il secondo convoglio a cadenza oraria allungherà il viaggio di otto minuti, con lo stesso numero di fermate. Agli ultimi incontri di presentazione delle novità ci era stato spiegato che un treno a cadenza oraria avrebbe fatto sosta alternatamente a Pontetto o Cavi. Ma da una veloce analisi sul sito di Trenitalia possiamo constatare che non sarà così, e Cavi dalle attuali 29 fermate giornaliere in entrambe le direzioni, passerà a soli 16 treni”.

Dal comitato spiegano ancora che “nonostante le importanti lamentele emerse lo scorso anno, nella revisione dell’orario non sono state considerate le esigenze degli studenti. Come si può pensare di lasciare dei ragazzi di 14 anni anche 40 minuti ad attendere un treno per tornare a casa? Spesso durante i tavoli tecnici ci siamo sentiti dire che dovrebbero essere le scuole a modificare gli orari in base agli orari dei treni; a parte la difficoltà soggettiva nell’accogliere questa affermazione, se veramente ci si volesse muovere in tal senso sarebbe forse opportuno fornire l’orario invernale a Luglio e non a Dicembre in maniera che le scuole possano organizzarsi”.

Altro neo: “Non risultano in vendita i più volte annunciati Regionali Savona – La Spezia delle 15.10 e delle 17.10 (11373 e 11375) frutto dell’unione a Sestri Levante di due treni”.

C’è poi la questone della fascia del mattino, “che era data per immodificata durante i tavoli tecnici di presentazione del nuovo orario invernale, risulta invece modificata sull’unico convoglio veloce rimasto in detta fascia, il 11226, sia in termini di fermate che di tempo di percorrenza. Dopo immediata segnalazione a Trenitalia ci è stato comunicato che verrà ristabilita la traccia attuale, continuiamo a vigilare finché non ne avremo la certezza”.

La principale denuncia che è stata mossa nei confronti dell’orario 2016 era l’aumento dei tempi di percorrenza. “Come detto nella premessa – incalza il Comitato -, tutti i pendolari aspettavano con ansia il nuovo orario 2017 nella speranza che venisse posto rimedio a questa problematica, invece purtroppo i tempi di percorrenza sono addirittura aumentati. Andamento in totale controtendenza rispetto alle aspettative di tutti i viaggiatori e alle promesse fatte da parte di Regione Liguria e Trenitalia durante i tavoli tecnici”. Inoltre, “nonostante le innumerevoli richieste tutti i lavoratori del polo industriale del ponente genovese che vivono a levante, anche con il nuovo orario, saranno comunque costretti a utilizzare i treni regionali che fanno tutte le fermate e non potranno prendere i Regionali Veloci se non con l’incertezza di un cambio treno a Genova Brignole”.

Pendolari polemici anche perché “è stato modificato l’unico treno pomeridiano che aveva ancora dei tempi di percorrenza competitivi, il treno per Parma (2297). E’ stato posticipato, messo in coda ad un treno lento che ferma in tutte le stazioni, e aumentato il tempo di percorrenza….insomma un disastro”. E “rimangono pressoché invariati i buchi del mattino e del pomeriggio, nonché la scarsità di treni nel fine settimana”.

Un’ultima fonte di lamentele arriva dai pendolari che usufruiscono dei Freccia Bianca “che da un momento all’altro si trovano di fronte alla fermata alternata di Rapallo e Chiavari. Ricordiamo che l’utilizzo di questi treni comporta la spesa annuale per la carta tuttotreno, scoprire di punto in bianco che il treno che si è sempre utilizzato per tornare a casa non effettua più la fermata nella propria città non è proprio una notizia facile da digerire dopo che si sono spesi 180 euro oltre l’abbonamento annuale per poterne usufruire. Anche in questo caso ci troviamo a dover far presente che durante il tavolo tecnico dedicato questa modifica non era stata presenta. In qualche modo l’utilità dei tavoli tecnici in questi frangenti viene a decadere”.

La morale del Comitato pendolari del Levante è a tinte fosche: “Nonostante qualche miglioramento sulla carta che confidiamo diventi di estrema utilità per l’utenza, ci troviamo a dover constatare che la direzione portata avanti riguardo ai tempi di percorrenza è veramente drammatica per tutti coloro che vogliono continuare a utilizzare il treno come mezzo di trasporto quotidiano. Sicuramente non è facile mettere insieme le richieste che vengono da più parti, che siano viaggiatori comuni, comitati pendolari, associazioni varie o politici che richiedono il maggior numero di fermate per la località che amministrano. Il Comitato Pendolari Levante Ligure ha sempre dimostrato, durante tutti gli incontri, massima disponibilità al dialogo costruttivo, però la mancata realizzazione di ciò che è stato in qualche modo concordato con tutti i partecipanti ai tavoli tecnici è ai nostri occhi di estrema gravità. Riteniamo opportuna un’azione di presa di coscienza da parte della Regione Liguria della reale situazione in cui versa il servizio e un importante lavoro di costruzione di una prospettiva a cui ovviamente tutte le modifiche al servizio stesso devono essere assoggettate. Confidiamo vivamente che l’argomento principe del prossimo tavolo tecnico sia una presentazione di come l’Assessore Berrino vede il servizio di trasporto ferroviario a fine del suo mandato e come pensa di portare avanti questo suo disegno, senza questo tipo di collaborazione sarà impossibile il salto di qualità delle riunioni da incontri faziose ed inutili a vero e proprio tavolo tecnico. Confidiamo in qualche correttivo entro l’undici dicembre!”.

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