“Inaccettabili ritardi alla Spezia e Sarzana: i seggi fissi del Sant’Andrea e San Bartolomeo nel primo giorno di votazione sono rimasti chiusi agli infermieri e ai lavoratori per mancanza di presidenti di seggio rispettivamente appartenenti alle sigle sindacali Uil e Cisl. Il luogo e l’orario delle votazioni erano stati stabiliti dalla Commissione elettorale, previo accordo con la Direzione aziendale e pubblicati su intranet. Si poteva votare in questi seggi fissi a partire dalle 7.30 di stamattina in modo tale da permettere l’esercizio del voto nel rispetto delle esigenze del personale in servizio soprattutto quello smontante dalla notte. E’ preoccupante che alla Spezia i seggi fondamentali siano rimasti chiusi in attesa dei presidenti nel giorno più importante di una scelta democratica, quello delle elezioni”. Lo afferma in una nota Assunta Chiocca, della segreteria provinciale del sindacato NurSind.
“Sono ritardi inaccettabili, su un periodo di tempo di apertura già molto limitato (7.30-14.30) che hanno scoraggiato la partecipazione degli infermieri che attendevano da più di mezz’ora in fila senza poter votare. Quanto è accaduto è gravissimo – proegue Chiocca -. I presidenti in questione avendo disertato la riunione convocata dalla Commissione elettorale in cui è avvenuta la consegna dei documenti elettorali, hanno dovuto procurarseli oggi provocando ritardi
esagerati ed evitabili che a Sarzana si sono protratti fino alle 8.50. Né uno dei seggi volanti è riuscito a fare meglio, perché ha iniziato con un ritmo molto a rilento dimenticando perfino di avvisare gli scrutatori di cambiamenti dell’ultimo minuto e mettendoli a disagio in attesa in un luogo dove nessuno sarebbe mai andato a prenderli. Cose da terzo mondo. Tutto ciò è sconcertante e Nursind chiede che venga riconosciuta a qualcuno la responsabilità della limitazione del diritto di voto. Faremo certamente ricorso alla Commissione elettorale e se sarà necessario anche al Comitato dei garanti”.