La Spezia - La città scomposta in tre percorsi, due porte d’entrata e tanti approdi possibili. E’ una cartina che parla sia a chi della Spezia ha già sentito parlare e sia a chi non ha idea di cosa troverà, magari appena sceso da una nave da crociera. Per presentare il nuovo strumento che sarà in mano ai turisti che visiteranno la città da quest’anno l’amministrazione comunale ha scelto la Triennale di Milano. Un ponte alla contemporaneità e, potenzialmente, a una platea internazionale. “Questa è un’altra tappa di un percorso di valorizzazione della città nel mondo - annuncia il sindaco Pierluigi Peracchini - Scegliamo Milano per il legame storico con gli Sforza e con il loro Ducato. Siamo qui per riscoprire il nostro passato sapendo che questo non è possibile senza strumenti innovativi e anche belli. Quello che abbiamo tra le mani è un oggetto prezioso, che i turisti vorranno portare via per ricordo e che gli farà venire voglia di tornare. Vogliamo avviare la città verso il rinascimento”.
E’ presa da Google Earth la vista satellitare del centro storico. La stazione ferroviaria e il molo crociere come porte d’accesso; in mezzo tre percorsi. Il percorso cultura si svolge tra Via Garibaldi e Via Campanella e incontra il Museo Lia, il castello San Giorgio, Piazza Verdi, il Ponte Revel, i Giardini Storici, il Museo Navale, il CAMeC e Piazza del Mercato: 57 minuti di passeggio per 4,4 chilometri. Il percorso shopping dura più di un’ora e si dipana tra Via Chiodo, Via del Prione e Corso Cavour, mentre il percorso centro storico e food area sale fino a Via XX Settembre per scendere da Piazza Saint Bon.
Con il QR Code si accede all’app TPhone - presente la responsabile Mireille Duchamp - che apre a decine di altre informazioni e che si geolocalizza in automatico mostrando la posizione esatta dell’utente. Smartphone da una parte per andare in profondità, cartina dall’altra per avere un punto di vista aereo. “Noi abbiamo voluto fare invece un oggetto di design, pulito, che non fosse una serie di puntini su una cartina - illustra Paolo Asti, assessore alla cultura - Non è un caso che l’annuncio avvenga in un luogo come la Triennale di Milano e che la mente dietro quest’opera siano del calibro di Franco Origoni dello Studio Origoni Steiner, mentre a presentarla ci siano Aldo Colonnetti e Moreno Ferrari, spezzino che ha vinto il Compasso d’Oro proprio qui alla Triennale”.
“Volo, passo sopra il golfo e scendo atterrando sopra la città - narra Franco Origoni - E’ un blow up, qualcosa che facciamo di prassi nelle mostre con Renzo Piano. E’ un far vedere il luogo dove si interviene. Quando si vuole dare orientamento a una persona, è necessario fargli capire dove si trova innanzitutto. Parliamo di una città dalla struttura molto regolare”. C’è anche l’arsenale nella cartina e il suo Museo Navale che in futuro dovrà diventare una delle attrattive principe della città. E’ una cartina che da i riferimenti, dentro rimane ancora tanto da scrivere e sarà scritto in futuro. “Una delle più grosse difficoltà in quanto operatori del turismo, è rispondere alla domanda ’come visito la città?’ - dice Gianluca Giannecchini della rete delle imprese turistiche Alto Tirreno - Questa è la risposta che attendevamo”. Il progetto grafico è costato 3mila euro, ogni copia ha un costo di produzione di 35 centesimi e ne sono state stampate 20mila inizialmente.
“Mi ha fatto piacere contribuire a portare qualità alla città - assicura Moreno Ferrari - Perché di questo ha bisogno la Spezia: qualità e relazioni, come quelle che si stabiliscono in un luogo come la Triennale. Paolo Asti è forse l’unica persona alla Spezia con cui ho avuto un confronto costante durante il mio percorso. La nascita della cartina viene proprio da questo confronto. Io ho fatto conoscere la Spezia a persone di grande profondità culturale e umana, parlo di Aldo e Franco, ma poi bisogna portare qualcosa che abbia una ricaduta. Vivendo a Milano e sapendo che la città della Spezia è in questo grande luogo mi fa molto piacere. Penso sia l’inizio di una storia lunga e concreta”