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Diciotto euro per mille metri, Arbaspàa rimborsa. Asti: "Salvata onorabilità"

La denuncia social del tour operator, le posizioni di Confartigianato e Comune.

La ricevuta pubblicata su Facebook da Arbaspàa

“Due turisti, che hanno prenotato una struttura con Arbaspàa Tour Operator, per trasferirsi con due valigie da Via Monfalcone a Piazza Chiodo, alle 17 di un caldissimo pomeriggio di agosto, pensano bene di prendere un taxi. Per poco più di 1 km si sentono chiedere € 18. Non crediamo che sia questo il modo di promuovere la vocazione turistica di una città. Abbiamo provveduto a rimborsare i clienti perché speriamo che i ricordi positivi della vacanza alla Spezia saranno, tornati a casa, più forti di quelli negativi. Cosa ne pensano i nostri amministratori e i rappresentanti delle associazioni di categoria?”. La provocazione, dalle colonne di Facebook, l’ha lanciata proprio il tour operator Arbaspàa. E le risposto non si sono fatte attendere.

“Il Consorzio Radio Taxi effettuerà le dovute verifiche – così da Confartigianato La Spezia -. La ricevuta che è emessa da ogni singola autorizzazione taxi purtroppo non è compilata correttamente (non ci sono numero autorizzazione e percorso effettuato) e non è possibile verificare se quanto affermato dai clienti di Arbaspàa Tour nel post sia effettivamente veritiero. Le tariffe in vigore deliberate dal Comune della Spezia sono pubblicate sul sito del Consorzio RadioTaxi. Il Consorzio Radio Taxi è a disposizione del Tour operator per incontri, approfondimenti e convenzioni”.

Una valutazione, quella di Confartigianato, alla quale Eugenio Bordoni di Arbaspàa ha risposto di non aver alcuna intenzione di “accusare di illeciti, non è questo il caso almeno. Riteniamo che queste tariffe non siano adatte ad una città che voglia avere una vocazione turistica. Tutti i trasporti sono un pilastro dell’economia turistica. Auspichiamo che la nuova amministrazione favorisca una maggior concorrenza in tutto il settore, via terra come via mare”.

L’amministrazione, appunto. Che dice palazzo civico? Queste le parole dell’assessore al turismo Paolo Asti. “Premetto che il rapporto tra un operatore del turismo e una qualsiasi amministrazione pubblica – così in una nota l’ex consigliere provinciale -, ancor più se di riferimento territoriale alle proprie attività, non può passare attraverso un post pubblicato su un social in cui esternare una richiesta di pronunciamento da parte del Sindaco e di un suo Assessore, detto questo mi complimento a nome dell’amministrazione con il signor Eugenio Bordoni, titolare dell’agenzia Arbaàspa, per aver rimborsato personalmente i propri clienti del conto salato pagato precedentemente a un tassista spezzino, salvando così in qualche modo l’onorabilità della nostra città. L’invito che rivolgo a tutti gli operatori è quello di fare presente, quando avvengono, le situazioni di criticità nel pagamento di servizi che, grazie al lavoro svolto insieme alle associazioni di categoria, possono e debbono essere tenute sotto controllo e risolte nel modo più efficace. Del resto sono certo che il collega Lorenzo Brogi, titolare della delega al commercio, saprà proprio con l’aiuto del consorzio Radio Taxi, fare chiarezza su quanto accaduto. Da parte mia mi corre l’obbligo di porgere alla coppia di turisti che hanno denunciato l’accaduto le mie scuse personali e quelle dell’amministrazione anche a nome della cittadinanza”.

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