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Dalle terre recuperate di Tramonti la prima volta di un nuovo vino: il Cimento

Imbottigliato prima dell'estate, ora è pronto per la prima degustazione. Una bella storia, da supportare ed imitare.

Schiara e lo scoglio Ferale

Cimento, un nome per il vino realizzato dall’Associazione Per Tramonti con le uve raccolte nei terreni ricevuti in comodato con la collaborazione della Cantina Primaterra. Cinque anni fa l’Associazione “Per Tramonti” ha iniziato a studiare la possibilità di ripiantare le viti nei terreni in abbandono nell’area di Campodonico a Schiara (Tramonti). I vigneti di questa zona erano coltivati da famiglie che si tramandavano da generazione in generazione il possesso della terra e le tecniche di coltivazione. Poi, qualcosa si è inceppato, le ultime generazioni, quelle dei nati dopo la seconda guerra mondiale, non hanno raccolto, salvo alcune eccezioni, questa eredità. È successo quindi che le persone che si curano delle vigne, una volta diventate anziane, hanno cominciato ad abbandonare i terreni. Le vigne sono state
invase dalla vegetazione, i muri delle terrazze, una volta crollati, non sono stati più ricostruiti.

L’Associazione “Per Tramonti” ha avviato un progetto per piantare nuovi vigneti sui terreni abbandonati. Con l’aiuto determinante dell’Ufficio Tramonti del Comune della Spezia, l’Associazione ha preso contatti con i proprietari che stavano abbandonando i terreni ed ha proposto loro di cedere i terreni in comodato gratuito per un periodo di 20 anni. In questo modo essi potevano mantenere la proprietà e garantire ai terreni stessi una sopravvivenza e un futuro in termini di cure agricole. Il contratto tipo è stato messo a punto dagli uffici del Comune e, definiti tutti i particolari e le clausole, il progetto è partito. Il progetto si chiama T.R.A. MONTI – Terre Restituite all’Agricoltura. Il primo passo, forse il più difficile, è stato quello di reperire i fondi per finanziare i lavori di impianto di nuove piante di vite. L’Associazione ha fatto appello ai propri associati e agli amici di Facebook. Ha avviato anche due campagne di crowd funding sulle piattaforme Rete del Dono per l’Italia, e Indiegogo per l’estero. Alla fine la raccolta è risultata sufficiente per partire, anche se è stato rimandato l’acquisto delle strutture di sostegno al secondo anno.

Per l’allevamento dei vigneti e per la vinificazione l’associazione si è avvalsa della collaborazione appassionata di Walter De Battè, uno dei produttori più impegnati nella riscoperta di vini legati al territorio delle Cinque Terre. Il lavoro nelle vigne è diventato una opportunità di lavoro per due persone per le quali l’attività costituisce un valido contributo economico a fronte di una situazione di precarietà. Nel 2016 c’è stata la prima vendemmia: il mosto è rimasto quattro giorni sulle bucce a temperatura ambiente, per poi essere pressato. Al termine della fermentazione il vino è rimasto
in acciaio ad affinare sur lie con frequenti operazioni di batonage. Prima dell’estate 2017 il Cimento è stato imbottigliato e ora è pronto per la degustazione. La prossima occasione sarà venerdì 8 dicembre a partire dalle 17,30 all’Urban Center, quando verrà presentato anche il calendario “Il Mio Tramonti”. I fondi raccolti attraverso la vendita delle bottiglie di Cimento e del calendario saranno utilizzati rispettivamente per continuare l’operazione di recupero dei terreni e per la manutenzione dei sentieri. Questo appuntamento dell’otto dicembre è un motivo di soddisfazione per tutti i soci di “Per
Tramonti” che hanno sostenuto l’iniziativa. Senza di loro e senza la raccolta fondi iniziale tramite il crowd funding non sarebbe stato possibile portare avanti il progetto che è quello di mantenere i terreni coltivati, i muri in ordine e i vigneti attivi. Così si contribuisce a difendere il territorio dal degrado.

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