La Spezia - In una delle prime giornate di primavera di questo strano 2020 il centro sportivo Montagna questa mattina ha aperto il cancello secondario di Via dei Pioppi per accogliere una sessantina di senza tetto. Da ieri, infatti, Caritas, Fondazione Carispezia e tutte la squadra degli enti e delle associazioni che hanno allungato la mano per aiutare hanno completato l'installazione della tensostruttura che ospita il centro diurno per chi un tetto non ce l'ha e non può rispettare quello che è ben più di un hashtag: #iorestoacasa. Bisogna avercela, per restarci: altrimenti si va incontro alle sanzioni. Da questa mattina, però, tutti i senza tetto della città possono trascorrere le loro giornate in un'area del centro sportivo messa a disposizione dalla Marina militare e dal Comune della Spezia. Tutti sono dotati di mascherine e le sedute sono distanziate tra loro. Sia in occasione dei pasti che durante le lunghe sessioni di film gli ospiti non stanno ammassati tra loro.
Quando si entra uno degli operatori misura la temperatura con un termometro laser: 36 gradi, si può procedere. All'interno del muro di cinta una grande struttura offre ombra a una ventina di uomini che guardano due televisioni differenti da grande distanza. Al mini bar si prepara qualche tè e qualche latte caldo. Alla macchina del caffè c'è Simone, un giovane utente, che ha deciso di mettersi al servizio degli altri e di dare una mano ai volontari: "E' un'esperienza anche questa - spiega a CDS il ragazzo, giunto dalla Sardegna per lavorare nei cantieri nautici spezzini, ora fermi come tutto il resto - e mi permette di restituire quello che ho ricevuto di buono. Mi sono trovato circondato da persone dotate di grande umanità ed è spontaneo fare altrettanto. Aiutare dà una gioia contagiosa e farlo in questo spazio così bello è ancora più gratificante".
Dall'altro lato due tende della Protezione civile sono state montate per accogliere eventuali sintomatici.
Per le prossime settimane le giornate inizieranno con i volontari di "Colazione col sorriso", mentre il pranzo e la cena saranno serviti dai volontari di "Missione 2000", dai frati francescani Gaggiola e dai volontari vincenziani "San Giovanni Bosco". Le mense sparse per la città, infatti, sono state chiuse, anche per non disperdere l'utenza.
La rete del volontariato a favore dei senza tetto e dei più poveri ha stretto le maglie e tutti i clochard presenti in città sono stati informati della possibilità di trovare un riparo durante il giorno, evitando le multe e usufruendo di qualche (piccolo) comfort, come la connessione wi-fi e i servizi igienici.
Una struttura, quella di Via dei Pioppi, allestita grazie alle Protezione civile comunale, alla Croce rossa, alla Menini Romolo noleggi di Lucca (che ha fornito i grandi gazebo in tempi strettissimi) e alla dirigente scolastica Maria Torre, che ha coinvolto le scuole degli Isa 1 e 2 e il Cpia per fornire sedie e scrivanie.
"Abbiamo organizzato questa realtà su impulso della prefettura e del Comune - spiega don Luca Palei, direttore della Caritas -. Non è mai facile improvvisarsi, tanto meno nel bel mezzo di una emergenza. Però abbiamo incontrato persone dotate di buona volontà e voglia di fare le cose per bene e di collaborare. Sta partecipando tutto il circuito di chi accoglie i ragazzi di strada e siamo riusciti a fornire una risposta che non c'era per il diurno: la struttura è aperta dalle 9 alle 19. Negli ultimi giorni abbiamo dovuto accelerare, ma abbiamo sentito tutti vicini, nessuno ci ha abbandonato. In particolare il prefetto Garufi, il sindaco Peracchini e l'assessore Piaggi. L'esperienza sembra funzionare bene: abbiamo trovato grande collaborazione da parte degli utenti, la speranza è di riuscire a non lasciarne indietro la notte, di poterli accogliere tutti nei dormitori".