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900 membri dell'equipaggio a bordo

Costa Diadema va a Piombino, lo ha deciso il ministro De Micheli

La nave vagava da una settimana nel Mar Tirreno in attesa di poter anche solamente fare rifornimento. Nessun caso acclarato a bordo, ma la situazione avrebbe potuto andare fuori controllo da un momento all'altro.

La rotta senza meta di Costa Diadema

L’odissea di Costa Diadema sta per finire. Il ministro dei Trasporti Paola De Micheli ha posto fine al peregrinare senza sosta della nave, indicando Piombino come porto di rifornimento e di sbarco dell’equipaggio. Da quasi una settimana, infatti, la nave della compagnia genovese attendeva di conoscere la sua destinazione e vagava per il Mar Tirreno, con a bordo i 900 membri dell’equipaggio. L’ultimo porto a negare la possibilità di approdo – anche solamente per effettuare rifornimento – è quello spezzino, per decisione del sindaco Pierluigi Peracchini.
“Costa Diadema – ha dichiarato il primo cittadino – non sbarcherà alla Spezia: la nave da crociera farà rotta verso Genova per far sbarcare un malato e poi proseguirà il suo viaggio verso un porto disponibile che si sta individuando in queste ore. Ringrazio del grande lavoro di squadra il ministero dei Trasporti, la Protezione civile nazionale, il presidente della Regione Liguria, l’assessore regionale Giacomo Giampedrone, il prefetto Antonio Lucio Garufi e il comandante Stella della Capitaneria di porto per aver trovato una soluzione e aver garantito la tenuta del nostro sistema sanitario. La Spezia è la città della solidarietà ma purtroppo l’emergenza coronavirus ha fatto sfiorare il limite delle nostre possibilità: il nostro sistema sanitario è allo stremo, non avremmo potuto permetterci purtroppo il lusso di ospitare altri e nuovi malati”.

Stando a quanto appreso la nave avrebbe dovuto rifornirsi di carburante (anche perché è partita da Dubai ormai due settimane fa) ma nessuno scalo italiano si è reso disponibile.
La soluzione trovata dal ministro pone fine a una situazione paradossale che vedeva una nave battente bandiera italiana essere rimbalzata da porti che ospitavano navi straniere. A bordo della Costa Diadema era stato riscontrato un caso di coronavirus che aveva riguardato un membro dell’equipaggio della crociera precedente, fatto sbarcare a Dubai. Attualmente su nessuno dei 900 lavoratori a bordo era stato riscontrato il Covid-19, ma alcuni membri dell’equipaggio manifestavano i sintomi dell’influenza. Una situazione ancora sotto controllo, ma che avrebbe potuto esplodere da un momento all’altro, nel caso si fosse trattato davvero di casi positivi.

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