La Spezia - “Il grande gesto luminoso della carità”. Il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha salutato con queste parole, mercoledì scorso, la consegna in cattedrale del “premio diocesano della solidarietà” per l’anno 2020. Sottolineando, con ciò, il legame molto stretto che, nella visione cristiana, lega la luce dell’Epifania, giorno della manifestazione del Signore Gesù al mondo, con l’impegno della solidarietà, che ognuno non deve tenere per sé, ma per quanto possibile trasmettere agli altri, ed in particolare a quanti vivono in condizioni di difficoltà. Che è poi quanto hanno fatto, nel corso dell’anno 2020 (l’anno della pandemia) coloro ai quali il premio è stato assegnato: le case della comunità Arcobaleno, gestite in diocesi dall’associazione Volontari di crescita comunitaria, fondata e diretta da don Franco Martini, e l’istituto superiore scolastico “Cappellini - Sauro” della Spezia. Peraltro, come ha sottolineato il direttore della Caritas don Luca Palei presentando al vescovo i premiati, le segnalazioni pervenute sono state molte di più, anche come testimonianza concreta di come la crisi sanitaria che ancora stiamo attraversando abbia toccato tante persone, mobilitando in tutta la diocesi un formidabile impegno di bontà.
Non a caso, il premio, iniziato nel 1976 dal vescovo Siro Silvestri, è conosciuto anche come “Premio della bontà”. “Il riconoscimento assegnato ai due gruppi presenti oggi - ha detto don Palei - va dunque inteso idealmente assegnato anche a tutti gli altri che in questo anno difficile si sono impegnati sul fronte difficile della solidarietà e della bontà”. Vediamo ora le motivazioni. L’associazione “Arcobaleno”, riporta il testo, “svolge da anni sul territorio diocesano un’intensa opera di prevenzione e di contrasto delle dipendenze ed è in particolare finalizzata al recupero ed alla promozione di giovani e di adulti, in stretta collaborazione con le famiglie, con le istituzioni e con le agenzie educative”. In particolare, le due case della comunità ospitano da quasi trent’anni, oggi a Nicola di Luni e ad Ameglia, ragazze madri con bambini, in un clima che consente loro percorsi reali di recupero e di crescita personale. Per quanto riguarda gli alunni dell’istituto “Cappellini - Sauro”, “da anni sostengono il servizio dell’Emporio della solidarietà con raccolte di prodotti alimentari e con iniziativa di sensibilizzazione sui temi del disagio e della povertà”. Quest’anno, in particolare, i ragazzi, insieme ai loro insegnanti di Religione, si sono fatti promotori di una raccolta straordinaria svoltasi non a scuola (la scuola infatti era chiusa) bensì sotto i portici di piazza Europa. La raccolta, aperta quindi a tutta la popolazione, ha consentito in un solo giorno di raccogliere e di donare all’Emporio oltre seicento chilogrammi di prodotti alimentari. La somma del premio, suddivisa tra i due gruppi, è stata messa a disposizione, come ogni anno, dal Lions Club “La Spezia Host”, rappresentato alla consegna dal presidente Franco Pomo e da altri responsabili. Un saluto è stato rivolto a don Martini, assente in quanto impegnato nelle parrocchie a lui affidate. La tradizionale foto ricordo con il vescovo ha concluso la cerimonia.