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Nell'ambito dell'aumento di risorse per la sanità

Caso Oss, i sindacati lanciano una nuova proposta di emendamento ai parlamentari spezzini

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“La fase di emergenza sanitaria iniziata lo scorso mese di febbraio impone una necessaria e adeguata riorganizzazione del nostro servizio sanitario nazionale che riconosca e valorizzi le professionalità di tutto il personale (medici, infermieri e operatori socio-sanitari) che quotidianamente mettono in gioco la propria vita per salvarne altre. Riteniamo che sia arrivato il momento affinché a quei lavoratori del comparto sanità che vivono costantemente con l’ansia di perdere il posto di lavoro vengano riconosciuti quei diritti che fino ad oggi sono stati negati”. Lo affermano i rappresentanti sindacali di Filcams Cgil, Luca Comit, Fp Cgil, Alessandra Guazzetti, Fisascat Cisl, Mirko Talamone, Uiltrasporti, Marco Furletti, e Fials Confsal, Luciana Tartarelli riferendosi agli operatori socio-sanitari, attualmente alle dipendenze di Coopservice, che prestano attività nelle strutture ospedaliere pubbliche della provincia e che in vista di un processo di internalizzazione del servizio da parte di Asl 5 spezzino rischiano di perdere il posto di lavoro.

“Alla luce dello stanziamento di importanti risorse economiche per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale e dei prossimi provvedimenti legislativi in materia, crediamo che si possa contestualizzare in questo ambito una specifica norma che dia garanzie occupazionali a questi lavoratori”.
Al riguardo i segretari provinciali delle sigle di categoria hanno scritto una lettera ai parlamentari spezzini Stefania Pucciarelli e Lorenzo Viviani per la Lega, Manuela Gagliardi per Cambiamo, Andrea Orlando per il Partito democratico e Raffaella Paita per Italia viva, proponendo una nuova proposta di emendamento in materia.

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