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Fra venti giorni si inizia

Cambia l’esame, i tanti dubbi degli oltre mille studenti maturandi

Alla Spezia come in tutta Italia cambiano i criteri: sparita la prova Invalsi e il tema di storia, la seconda prova aggregherà due materie e l'orale non contemplerà più la tesina: a preoccupare tutti il nuovo metodo, che somiglia più ad un quiz tv.

Esami al Capellini-Sauro

Più di mille studenti spezzini hanno iniziato da tempo a fare il conto alla rovescia in preparazione dell’esame di Stato che quest’anno aprirà i battenti fra venti giorni esatti. Loro, insieme agli altri 460mila studenti di tutta Italia giunti all’ultimo atto, sperimenteranno per la prima volta il nuovo metodo d’esaminazione, voluto dal ministro Marco Bussetti, sulla scia di revisioni già previste dalle deleghe sulla legge 107 e con una modifica al Milleprogroghe che ha tolto come requisiti di accesso la prova Invalsi e lo svolgimento delle ore dell’alternanza scuola-lavoro. Nei prossimi giorni verranno ufficializzati i nomi dei commissari esterni, ma tante cose sono cambiate, a partire dal numero degli scritti, ridotti a due ma soprattutto è la nuova interrogazione lo spauracchio più grande. Eh sì, perché dal 2019 l’esame orale non contemplerà più la famosa tesina di partenza ma si dipanerà attraverso la scelta degli argomenti in tre buste, come accade nei quiz televisivi. Per i classe 2000, sono loro infatti in massima parte a finire quest’anno sotto le forche caudine della maturità, si parte, ad ogni modo, con il tradizionale scritto di italiano, fissato per la mattinata di mercoledì 19 giugno, mentre il giorno successivo sarà quello della seconda prova. Poi arriveranno gli orali. Cambiate anche le regole per calcolare il voto finale: gli anni di scuola avranno un peso fino a 40 punti, e le tre prove al massimo 20 ciascuna.

A proposito del tema d’Italiano ecco la prima novità: passeranno da quattro a tre le tipologie di prova (per un totale di sette tracce) e non ci sarà il tema storico su precisa volontà del ministro, il che ha destato non poche polemiche. Confermata l’analisi del testo (tipologia A), ma ampliata a due autori e non ad uno solo (potranno inoltre essere proposti testi letterari dall’Unità d’Italia ad oggi e non solo del Novecento); la tipologia B (tre tracce) prevede l’analisi e produzione di un testo argomentativo; la tipologia C (due tracce) consisterà in una riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. E la seconda prova? Altri cambiamenti in vista: sarà introdotta infatti la doppia materia caratterizzante l’indirizzo. Un esempio? Al Liceo Classico non ci sarà più solo una versione di latino o di greco, ma sarà una prova di latino-greco (o greco-latino). Si chiederà agli studenti di tradurre un testo in latino, fare un confronto con un testo in lingua greca (con traduzione a fronte) e rispondere a tre domande su entrambi i brani che ne valutano comprensione e interpretazione. Nei licei scientifici saranno proposti problemi di matematica e fisica. All’orale invece, come detto, niente tesina e tanti dubbi. I professori e gli studenti si dicono infatti preoccupati soprattutto di questo esame: la scuola non ha ben visto il cambiamento, bollandolo come un quiz televisivo poiché l’orale partirà da un argomento proposto in tre buste a scelta del candidato. Come viene deciso l’argomento? I consigli di classe hanno inviato una relazione sul programma svolto, sui progetti didattici realizzati, sui metodi e i criteri di valutazione. Sulla base di questo materiale i commissari decideranno cosa mettere nelle buste. L’ansia aumenta, i giorni passano inesorabili ma alla fine ci siamo passati tutti.

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